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mercoledì 30 aprile 2014

Il Santo Padre ci esorta

Riflessione di Papa Francesco oggi,
martedì 29 aprile 2014.
in Casa Santa Marta Papa Francesco ha parlato della prima
comunità cristiana, quella venutasi a formare subito dopo
la Resurrezione di Gesù, plasmata dallo Spirito Santo:
questa comunità è un esempio per ogni parrocchia,
per ogni diocesi cristiana ma è anche un metro di misura
per comprendere se stiamo vivendo pienamente gli
insegnamenti del Signore.
Il Pontefice prendendo spunto dalle Letture del giorno
individua “tre tratti” che distinguono la prima comunità cristiana,
tre pilastri sui quali fondare ogni comunità presente e futura.
A quel tempo i cristiani ancora non si chiamavano così“,
non vi erano divisioni tra di essi ma la comunità aveva un solo
cuore e un’anima sola che era la pace.
La comunità cristiana era “una comunità in pace – ha spiegato
il Vescovo di Roma – questo significa che in quella comunità
non c’era posto per le chiacchiere, per le calunnie, per le invidie,
per le diffamazioni. Cera solo Pace“.
In questa comunità regnava il perdono poiché l’amore copriva tutto.
Allora anche noi oggi dobbiamo domandarci, spiega il Santo Padre
nell’omelia, com’è l’atteggiamento dei cristiani. Sono miti, umili?
In quella comunità ci sono liti fra loro per il potere? Liti d’invidia?
Ci sono chiacchiere?
Se è così, se sono presenti tutte queste cose, le comunità
cristiane “non sono sulla strada di Gesù Cristo“.
E non è che il possedere o meno la pace e il perdono siano
elementi marginali: essi sono fondamentali, spiega Bergoglio,
poiché “il demonio cerca di dividerci sempre. È il padre della divisione“.
Non che non mancassero i problemi anche all’epoca, tuttavia è a
quel momento forte che dobbiamo guardare per costruire
una “comunità concorde” e una vera comunità di testimoni della fede“.
Infine il terzo elemento, che ci fa capire se una comunità cristiana è sulla
strada di Gesù, sono “i poveri“.
Non solo la comunità cristiana deve essere affianco ai poveri e alleviare
le loro piaghe con la tenerezza e la misericordia di Dio ma deve essere
povera poiché ricca di Spirito Santo: “lo Spirito ti fa povero – ha quindi
concluso Papa Francesco – perché Lui è la ricchezza
e fa che tu abbia cura dei poveri“.
Bellissime parole, ma non è sempre così, spesso e volentieri vediamo
lotte per primeggiare sia nelle parrocchie ed anche nella Chiesa stessa,
speriamo che chi deve intendere, intenda,
però non c’è più sordo di chi non vuol sentire.
Ringraziamo comunque Papa Francesco,

lui almeno ha il coraggio di provarci continuamente.

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