VIAGGIAMO SULLE ALI DELLA MISERICORDIA

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sabato 26 aprile 2014

Udienza Generale di Mercoledì 23 Aprile 2014

Il Papa: “Perchè cercate 
tra i morti Colui che è vivo ?”.
Questa settimana è la settimana della gioia: celebriamo la 
Risurrezione di Gesù.
È una gioia vera, profonda, basata sulla certezza che Cristo 
risorto ormai non muore più, ma è vivo e operante nella Chiesa 
e nel mondo. 
Tale certezza abita nel cuore dei credenti da quel mattino 
di Pasqua, quando le donne andarono al sepolcro di Gesù 
e gli angeli dissero loro: «Perché cercate tra i morti 
colui che è vivo?» (Lc 24,5).
Lo ha detto questa mattina Papa Francesco, in Piazza san Pietro,   
nel dare inizio alla catechesi del mercoledì, rivolgendosi ad oltre 
60mila pellegrini e ad un folto gruppo di disabili che ha salutato 
personalmente nell’Aula Paolo VI.
 “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”
Queste parole–ha ricordato il Papa-sono come una pietra miliare 
nella storia; ma anche una “pietra d’inciampo”, se non ci apriamo 
alla Buona Notizia, se pensiamo che dia meno fastidio un Gesù morto 
che un Gesù vivo! Invece quante volte, nel nostro cammino quotidiano, 
abbiamo bisogno di sentirci dire: “Perché stai cercando 
tra i morti colui che è vivo?”…
Ne abbiamo bisogno quando ci chiudiamo in una qualsiasi 
forma di egoismo o di auto-compiacimento; quando ci lasciamo 
sedurre dai poteri terreni e dalle cose di questo mondo, 
dimenticando Dio e il prossimo; quando poniamo le nostre 
speranze in vanità mondane, nel denaro, nel successo.
Allora la Parola di Dio ci dice: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”. 
Perché stai cercando lì? 
Quella cosa non ti può dare vita! Sì, forse ti darà un’allegria di un minuto, 
di un giorno, di una settimana, di un mese… e poi?
“Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”. 
Questa frase – ha detto il Papa-deve entrare nel cuore e dobbiamo 
ripeterla e, con il suo solito stile dialogante, ha chiesto 
ai presenti :La ripetiamo insieme tre volte? Facciamo lo sforzo? 
Tutti: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?” 
[ripete con la folla] 
Oggi–ha poi proseguito-quando torniamo a casa, diciamola 
dal cuore, in silenzio, e facciamoci questa domanda: perché 
io nella vita cerco tra i morti colui che è vivo? Ci farà bene.
Non è facile essere aperti a Gesù. 
Non è scontato accettare la vita del Risorto e la sua presenza 
in mezzo a noi. Il Vangelo ci fa vedere diverse reazioni… 
Tommaso pone una condizione alla fede, chiede di toccare l’evidenza, 
le piaghe; Maria Maddalena piange, lo vede ma non lo riconosce, 
si rende conto che è Gesù soltanto quando Lui la chiama per nome; 
i discepoli di Emmaus, depressi e con sentimenti di sconfitta, 
giungono all’incontro con Gesù lasciandosi accompagnare da 
quel misterioso viandante. 
Ciascuno per cammini diversi! Cercavano tra i morti colui che è vivo 
e fu lo stesso Signore a correggere la rotta. 
Ed io che faccio? Quale rotta seguo per incontrare il Cristo vivo? 
Lui sarà sempre vicino a noi per correggere la rotta se noi abbiamo sbagliato.
«Perché cercate tra i morti colui che è vivo?» (Lc 24,5). 
Questa domanda ci fa superare la tentazione di guardare indietro, 
a ciò che è stato ieri, e ci spinge in avanti verso il futuro…
Oggi–ha detto Papa Francesco-viene rivolto anche a noi 
questo interrogativo. 
Tu, perché cerchi tra i morti colui che è vivo, tu che ti chiudi in 
te stesso dopo un fallimento e tu che non hai più la forza di pregare? 
Perché cerchi tra i morti colui che è vivo, tu che ti senti solo, 
abbandonato dagli amici e forse anche da Dio? 
Perché cerchi tra i morti colui che è vivo tu che hai perso la 
speranza e tu che ti senti imprigionato dai tuoi peccati? 
Perché cerchi tra i morti colui che è vivo tu che aspiri alla bellezza, 
alla perfezione spirituale, alla giustizia, alla pace?
Abbiamo bisogno di sentirci ripetere e di ricordarci a vicenda l’ammonimento 
dell’angelo! 
Questo ammonimento, «Perché cercate tra i morti colui che è vivo»-ha 
detto il Papa avviandosi alla conclusione-ci aiuta ad uscire dai nostri 
spazi di tristezza e ci apre agli orizzonti della gioia e della speranza. 
Quella speranza che rimuove le pietre dai sepolcri e incoraggia ad 
annunciare la Buona Novella, capace di generare vita nuova per gli altri.

Ripetiamo questa frase dell’angelo per averla nel cuore e nella 
memoria e poi ognuno risponda in silenzio: “Perché cercate tra 
i morti colui che è vivo?” 
Ripetiamola! [ripete con la folla] Guardate fratelli e sorelle, 
Lui è vivo, è con noi! Non andiamo da tanti sepolcri che oggi 
ti promettono qualcosa, bellezza, e poi non ti danno niente! 
Lui è vivo! Non cerchiamo fra i morti colui che è vivo!

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