VIAGGIAMO SULLE ALI DELLA MISERICORDIA

Il nostro intento e' quello di condividere l'amore del Signore e la maternità di Maria che hanno per tutti noi anche attraverso l'organizzazione di pellegrinaggi al santuario dell'Amore Misericordioso e da alcuni anni anche a Medjugorje.



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lunedì 25 agosto 2014

Uno sfogo disperato

Uno sfogo disperato.
Amici, non so se succede solo a me o se sono
io che non capisco niente.
Spero sinceramente di riuscire a capire
veramente qual è la verità.
Ritorno a casa dal pellegrinaggio a Medjugorje,
tutto contento e carico come un orologio di
quelli che si caricano a molla, perché ho conosciuto
ancora una volta tante persone simpatiche, abbiamo
condiviso una bella esperienza, le nostre preoccupazioni,
le nostre sofferenze, le disperazioni, le paure e le
speranze, abbiamo pregato insieme, pianto assieme,
ma ci siamo anche abbracciati in un momento di gioia,
è stato bellissimo e ringrazio tutti i miei compagni
di viaggio per questo.
Ritorno a casa, e trovo le mie tristi realtà, mia moglie
ancora all’ospedale, devo farmi da mangiare correre
a sostenere mia moglie come è giusto, ma si sopravvive,
ci mancherebbe sono appena ritornato con tanta forza
interiore che mi aiuterà senz’altro.
Dedico il Sabato a sistemare le mie cose, il pomeriggio
ho voluto dedicarlo completamente a mia moglie, era
giusto dopo cinque giorni che non la vedevo, gli ho
raccontato la mia avventura, poi gli ho detto quello che
la Madonna mi ha fatto sentire nel cuore mentre pregavo
perché possa guarire in fretta, mi ha promesso che ti farò
da mamma e sarà tutti i giorni qui con te all’ospedale,
si è messa a piangere dalla gioia, un bellissimo ed intenso
momento di tenerezza, anch’io ero felice nel vedere sul
suo viso dopo tanto tempo un piccolo sorriso, sono
ritornato a casa con il cuore gonfio di gioia nel vederla
più serena.
Arrivato a casa mentre mi preparavo la cena, arriva una
telefonata, una persona mi chiede come è andato il viaggio
cosa è successo, cosa ho visto e dopo la mia risposta lui mi
dice; potevi anche rimanere a casa, perché se non hai visto
niente, a Medjugorje ci sei andato per niente, volevo
rispondergli in malo modo, ma non è la mia indole,
è riuscito però a spegnere il mio sorriso e la mia gioia,
se n’è andata la volontà di mangiare e mi sono messo
a piangere disperato solo come un cane.
Ho dovuto far passare qualche ora per riprendermi,
poi quando con l’aiuto della preghiera mi sono messo
tranquillo, ho cominciato a pensare a tante cose, mi
sono anche chiesto se ho imbrogliato ed illuso quegli
amici che ho accompagnato nel pellegrinaggio, ma non
arrivava la risposta, allora ho cominciato a leggere i brani
del Vangelo di ieri e di oggi e, piano piano sono arrivate
le risposte che mi hanno aiutato a mettere un po di
ordine nel mio cuore.
Ora vi posso dire il perché di questo trambusto; quella
persona che aveva telefonato mi aveva chiesto se
avevamo visto il miracolo del sole che gira, e gli ho
detto di no, se avevamo visto, sentito e toccato qualche
veggente, gli ho risposto di no, e per questo mi ha detto
che potevo anche rimanere a casa.
La risposta l’ho avuta questa notte verso le quattro,
ormai era mattino, nel vangelo il Signore chiede a
Pietro: “Voi chi dite che io sia!”, ecco la risposta
di Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio!”.
Grazie Pietro, sei grande, tu si che sei un amico,
stavo cercando una risposta, e tu me l’hai suggerita.
Poi non contento vado a leggere il Vangelo del Lunedì
e, trovo scritto; guardatevi da farisei, falsi e ciechi,
ecco la verità con la risposta alla mia domanda.
Noi a Medjugorje non ci siamo andati a guardare
il sole ubriaco che continua a girare, non ci siamo
andati per essere toccati dai veggenti, cosa serve,
sono persone come noi che si sono messi a
disposizione di Dio, niente di più.
Io a Medjugorje ci sono andato perché dovevo
incontrare qualcuno che a sua volta doveva presentarmi
una persona, solo per quello.
Ci sono riuscito, Maria mi ha accompagnato in Chiesa,
nel confessionale, su per i monti nella preghiera e nella
fatica e solo li mi ha presentato suo Figlio Gesù che
aveva bisogno di parlarmi, ecco cosa sono andato a
fare a Medjugorje, dovevo parlare sinceramente con
il Signore e ci sono riuscito, grande Maria,
ti ringrazio perché mi sono sentito ancora tuo figlio.
Dedicato a Maria da Fausto.     


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