Rivelati a noi stessi!
La
sconcertante pagina dell’incontro con la Cananea
di
domenica scorsa ci ha svelato un Gesù che sa
parlare
duramente per rivelarci a noi stessi.
La
preghiera superstiziosa e disperata della donna
che
le ha provate tutte per guarire la figlia, ci insegna
a
rivolgerci al Dio di Gesù non come ad un despota
da
convincere, ma come ad un padre che sa
di
cosa hanno bisogno i propri figli.
In questa scoperta progressiva del volto del Dio di Gesù,
In questa scoperta progressiva del volto del Dio di Gesù,
guidati
dalla forte esperienza di Levi, il pubblicano
diventato
discepolo, arriviamo oggi ad un momento
cruciale
di conoscenza di se stessi: Gesù si mostra
per
ciò che è, Simone scopre di essere un roccia
su
cui si può fare affidamento.
Grande
Gesù, ma grande anche Pietro.
Ogni
anno, verso la fine dell’estate, ritroviamo nel
nostro
itinerario interiore la pagina di Cafarnao,
il
momento più importante dell’esperienza degli
apostoli,
il momento in cui il Signore li invita a fare
il
punto del loro cammino, a riscoprire le ragioni
delle
loro scelte.
Così, anche per noi, giunge puntuale la domanda:
Così, anche per noi, giunge puntuale la domanda:
perché
seguiamo Gesù? Chi è Gesù per noi?
Non diamo nulla per scontato: il Signore insiste
Non diamo nulla per scontato: il Signore insiste
perché,
nel silenzio della preghiera, ricollochiamo
nella
nostra vita la sua presenza.
Gesù inizia la serata facendo un sondaggio
Gesù inizia la serata facendo un sondaggio
d’opinione,
ormai noi viviamo di sondaggi; tra i
suoi,
vuole
avere notizie sulla sua fama, sul risultato della
sua
predicazione.
Dopo
avere ascoltato, pone, inattesa, la domanda
ai
suoi: “Per voi, invece, cosa rappresento?”.
Bella
domanda intrigante!
Come domenica scorsa con la Cananea, Gesù ci
Come domenica scorsa con la Cananea, Gesù ci
chiede
di passare dalle discussioni teoriche sulla
“religione”
alla messa in discussione di noi stessi.
La Cananea contestava la divinità che, a suo parere,
La Cananea contestava la divinità che, a suo parere,
doveva
esaudirla.
Gesù,
duramente, la portava ad interrogarsi sulla
sua
(limitata) visione di Dio.
Che idea ha la gente di Gesù?
Che idea ha la gente di Gesù?
Se
ne parla, spesso, forse mai nessun personaggio
della
storia ha suscitato tante discussioni, ma il rischio
è
quello di restare al piano della chiacchiera.
Noi, discepoli, non restiamo nel vago, non facciamo
Noi, discepoli, non restiamo nel vago, non facciamo
salotto,
schieriamoci, isoliamoci e lasciamo che la
bruciante
domanda del Rabbì ci perfori il cuore:
chi
è davvero Gesù di Nazareth per me?
Un
grande uomo del passato?
Una
distratta divinità cui rivolgermi?
Un
amico da contattare quando le cose non funzionano?
Il grande Simone
Pietro si schiera: egli è l’atteso da Israele, dalle genti,
Pietro si schiera: egli è l’atteso da Israele, dalle genti,
egli
è il nuovo re Davide, il volto di Dio, il grande Profeta
e
re venuto a restaurare il Regno.
Domenica
prossima vedremo che questa consapevolezza,
in
Pietro, dovrà maturare: egli s’immagina un Messia
trionfante,
un Dio vittorioso, resterà scandalizzato
dall’apprendere
che Gesù non vuole il successo, ma
l’amore
e la conversione, ed è disposto a morire per questo!
Certo,
Pietro è ancora immaturo, ma noi non siamo messi meglio,
almeno
io sono ancora troppo lontano dalla maturazione.
Scelte e scoperte
Domenica della scelta, scelta che continuamente siamo
Scelte e scoperte
Domenica della scelta, scelta che continuamente siamo
chiamati
a compiere, dell’incontro con lo sguardo del
Nazareno–vivo–che
ci chiede adesione al suo progetto
di
vita, che non vuole un’appartenenza di abitudine o
di
facciata, ma una passione almeno pari a quella
che
lui ha per ciascuno di noi.
Fermiamoci, infine, sul dialogo che intercorre tra
Fermiamoci, infine, sul dialogo che intercorre tra
Pietro
e Gesù.
O,
meglio tra Simone e Gesù.
Ridotto
all’osso potremmo dire che Simone dice a
Gesù:
“Tu sei il Cristo”, che significa: “Tu sei il Messia
che
aspettavamo”, una professione di fede bella
e
buona e, decisamente ardita.
Ardita perché Gesù non risponde ai canoni del Messia
Ardita perché Gesù non risponde ai canoni del Messia
atteso:
niente patriottismo esaltato in lui, né regalità,
né
comportamenti strabilianti.
Al
contrario: Gesù usa un tono pacato, quasi dimesso,
dà
una interpretazione del tutto nuova al mistero di Dio.
Pietro, riconoscendo nel falegname l’inviato di Dio,
Pietro, riconoscendo nel falegname l’inviato di Dio,
fa
un salto di qualità determinante nella sua storia,
un
riconoscimento che gli cambierà la vita.
Gesù
risponde: “Tu sei Pietro”.
Simone scopre il suo nuovo volto, una dimensione
Simone scopre il suo nuovo volto, una dimensione
a lui
sconosciuta, che lo porterà a garantire la saldezza
della
fede dei suoi fratelli.
Sapeva
di essere un testone, scopre di essere una
roccia;
sapeva di essere un irruento, un sangue caldo;
il
Signore gli svela che su questo difetto potrà costruire
un
ruolo, aiutare i fratelli.
Pietro rivela che Gesù è il Cristo, Gesù rivela a
Pietro rivela che Gesù è il Cristo, Gesù rivela a
Simone
che egli è Pietro.
Quando ci avviciniamo al mistero di Dio sveliamo il
Quando ci avviciniamo al mistero di Dio sveliamo il
nostro
volto; quando ci accostiamo alla Verità di Dio
riceviamo
in contraccambio la verità su noi stessi.
Confessare
l’identità di Cristo ci restituisce la
nostra
profonda identità.
Il Dio di Gesù non è un concorrente alla mia umanità.
Alcuni sono persuasi che aprendosi alla misericordia
Il Dio di Gesù non è un concorrente alla mia umanità.
Alcuni sono persuasi che aprendosi alla misericordia
di
Dio quasi venga a mancare una parte della
propria
umanità.
Molti
hanno la comica immagine del cattolico come
mezzo-uomo,
animale da sacrestia (immagine talora
confermata
da certi nostri devoti!).
Niente
di più fasullo: se il Dio in cui crediamo ci fa
decrescere
in umanità, non è il Dio di Gesù Cristo.
Quanti, avendo seguito con più decisione la presenza
Quanti, avendo seguito con più decisione la presenza
del
Signore Gesù, giungono a dire che hanno imparato
a
diventare veramente uomini!
Non
abbiamo paura, quindi, a fidarci di questo Dio che
davvero
ci può rivelare a noi stessi, con semplicità e verità.
D'altronde,
Lui si è fatto uomo perché noi imparassimo
ad
essere veramente uomini.
Grazie
Pietro, tu sei veramente un uomo,
speriamo
di riuscire a seguirti.
Buona
Domenica Fausto.
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