Il comandamento di amare il prossimo non è identico
a quello che ci chiede di amare il nostro Dio,
perché Dio dobbiamo amarlo in se stesso e per se stesso,
mentre il prossimo non in sé e per sé, ma in Dio e per Dio.
Gli è però simile in quanto l'uno non si concepisce senza l'altro
ed entrambi si riferiscono a Dio, il primo indirettamente,
il secondo direttamente.
Questo comandamento è molto giusto perché dobbiamo
vivere amandoci sulla terra come vivremo uniti in cielo.
È anche interessato, figlie mie, perché Dio,
come a noi comanda di amare gli altri,
così a ciascuno degli altri comanda di amare noi;
mettendolo in pratica siamo sicure che ci ameremo tutti.
La carità, l'amore al nostro prossimo, figlie mie,
è particolarmente importante; infatti è il
secondo comandamento, dopo quello di amare
il nostro Dio, al quale si riconduce tutta la legge divina.
È volontà divina che amiamo il nostro prossimo
in Dio e per Dio, come Dio ha amato noi.
Siamo obbligate ad amare i nostri fratelli perché
questo amore va inseparabilmente unito a quello di Dio;
di più, Egli considera per sé l'amore dato al prossimo.
Madre Speranza
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