le nostre azioni e quindi anche il loro fine.
Santifichiamo tutte le nostre azioni per quanto
ci
sembrino piccole, ricordando
che la fedeltà nel poco è indice della fedeltà nel
molto.
Impegniamoci a far sì che i nostri pensieri siano
volti
sempre a procurare, con ogni mezzo, la nostra santificazione.
Stiamo
molto attenti però a non essere di quelli che
aspirano ad un alto grado di
santità ma non si preoccupano
di usare i mezzi adeguati per raggiungerla.
Corriamo infatti il grande pericolo
di crederci perfetti solo perché sogniamo di
esserlo.
Sia nostra preoccupazione dominante santificare
tutte le nostre
azioni per quanto piccole, facendole tutte per
amore a Dio.
Il pensiero frequente della misericordia di Dio ci
ispirerà una filiale confidenza,
per cui gli chiederemo di aiutarci a camminare
nella perfezione.
Egli farà che la sua santità ci ispiri un grande
odio al peccato, l'amore
al sacrificio, generosità e distacco dalle creature
e da noi stessi.
E' certo che non possiamo amare ardentemente Dio
senza prima conoscerlo;
i mezzi a nostra disposizione efficaci per questo
sono la preghiera
e l'abitudine di vedere Dio in tutte le cose,
persone e avvenimenti.
Nel silenzio dell'orazione Dio parla al cuore, lì
maggiormente si fa sentire
la sua voce; lì Egli illumina la nostra
intelligenza, accende il cuore e brucia
la volontà; lì lo Spirito Santo comunica, oltre ai
doni di scienza e di intelletto,
quello della sapienza che ci fa assaporare le
verità della fede, ce le fa amare e
mettere in pratica. Si stabilisce così un'unione
più intima fra Dio e l'anima.
Domandiamo a Dio la grazia che la nostra mente sia
costantemente fissa in Lui,
in ogni circostanza e luogo, e che sempre operiamo
per Lui e la sua gloria,
mai per alcuna creatura.
Madre
Speranza
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