TRASMETTETE L’AMORE; FATELO
CON GRANDE GIOIA
La gioia cui ci invita Maria è un'espressione e un frutto dell'amore.
La gioia cui ci invita Maria è un'espressione e un frutto dell'amore.
In questo contesto,
viene sottinteso un significato più profondo
della gioia, che non si
riduce al semplice sorriso esteriore.
Questa gioia è legata
alle ragioni dell'esistenza e all'impiego
del dono e quindi anche
all'opera compiuta; in tal modo si può
dire che consista in
una liberazione intima, che può avverarsi
solo tramite l'amore
vissuto e messo in pratica.
Colui che non riesce a
vivere o ad agire con gioia rende schiavo
se stesso e gli altri,
soffoca non solo se stesso ma anche gli altri.
Il peggior nemico di
questa gioia intima è l'egoismo umano,
la durezza del cuore,
l'avarizia, un rapporto sbagliato con se stessi,
con gli altri e
fondamentalmente anche con Dio.
Ecco allora che san
Paolo poteva dire che Dio ama il donatore gioioso.
È facile immaginare che
anche Maria ha compiuto il suo dovere,
e che continua a
farlo, con questo tipo di gioia; lei ha accettato
consciamente e totalmente
se stessa e le sue doti come doni,
ha vissuto di essi e di
essi ha fatto la sua missione.
Questa gioia si
accompagna poi all'umiltà.
Senza l'umiltà, la
gioia è inimmaginabile, proprio come l'amore,
perché l'umiltà non
significa altro che il giusto rapporto con se stessi,
verso un dono o il
compito che si origina da quel dono.
Colui che dimentica di essere un dono incorre presto nell'arroganza
Colui che dimentica di essere un dono incorre presto nell'arroganza
e si convince che tutto
dipende da lui e che tutto deve servirlo;
allora non deve nulla a
nessuno e pensa che l'amore sia una decisione
presa dalla sua
volontà.
Ogni qualvolta l'amore
non è più incondizionato e non è più ricercato,
allora non si può più
parlare di amore e l'amore viene degradato
al livello di un
affare.
Per tale condizione,
Gesù pone una chiarissima domanda: "Che cosa
si ottiene quando si fa
qualcosa di buono per qualcuno da cui ci si
aspetta poi un favore
in cambio?".
Anche se Maria
sottolinea l'importanza della dimensione individuale
nei suoi messaggi e
nella sua scuola, non dimentica mai anche
le altre dimensioni.
Lei è con noi come
Madre, come mediatrice, come migliore amica
e fedele serva di Dio,
e anche di ognuno di noi; allora, a noi e a tutto il mondo
indica un nuovo
cammino, lungo il quale desidera condurci alla pace.
Proprio come Gesù ha
dato le sue preghiere e la sua vita per il mondo
e si è costantemente
offerto al Padre per la salvezza del mondo,
allo stesso modo noi
possiamo, con le nostre preghiere e le nostre
offerte, contribuire
alla salvezza del mondo.
Con questo, Maria ci
insegna un amore fatto di sacrifici e ci mostra
la nostra
responsabilità nei confronti del mondo intero.
La sua parola pone noi cristiani di fronte a una domanda importantissima
La sua parola pone noi cristiani di fronte a una domanda importantissima
e decisiva: Che cosa
stiamo chiedendo in realtà?
Che cosa vogliamo da
Dio veramente?
Non rischiamo forse di
limitarci a chiedere la pace e la guarigione per
noi stessi e di trascurare
o dimenticare la grande intenzione di Gesù
di salvare tutto il
mondo?
Quanto siamo coscienti
in realtà che dobbiamo contribuire
a liberare il mondo dal
male?
Non rischiamo, di fronte al male, di perdere il coraggio e di tacere,
Non rischiamo, di fronte al male, di perdere il coraggio e di tacere,
invece che farci
sentire?
Come possiamo, noi
cristiani, ammutolire e restare fermi a guardare
la distruzione che
colpisce il mondo?
Come abbiamo potuto noi
cristiani e come ha potuto la Chiesa tacere
nel corso dei decenni e
dei secoli di fronte alla corsa agli armamenti,
ben sapendo che non
solo è uno spreco, ma che è addirittura volto
alla distruzione
finale?
E molte, molte altre
domande ancora!
Il messaggio della pace
non deve essere considerato un'occasione
per trovarsi un
angolino in cui stare bene, ma quel messaggio ci invita
ad essere attivi, con
le nostre preghiere, con il nostro coraggioso amore
fatto di sacrifici e,
quindi, a partecipare alla salvezza del mondo.
Infine, a tutti coloro
che in tal senso cominciano ad offrire se stessi,
Maria non dimentica di
dire:
GRAZIE PER AVER RISPOSTO ALLA MIA CHIAMATA.
GRAZIE PER AVER RISPOSTO ALLA MIA CHIAMATA.
O Padre che sei nei Cieli, Ti chiediamo assieme a Maria, la Tua umile
serva che ti ha servito
con gioia attraverso Tuo Figlio, di curare il nostro
amore e di renderci
capaci di compiere opere di misericordia.
Liberaci dalla nostra arroganza, dall'egoismo e da tutta la durezza del cuore,
Liberaci dalla nostra arroganza, dall'egoismo e da tutta la durezza del cuore,
così che il nostro
cuore sia capace di riconoscere il nostro prossimo come
fratello o sorella e
che possiamo servire ogni uomo come Maria
stessa lo servirebbe.
Rendici capaci e pronti,
oh Padre, a offrire preghiere e sacrifici per la
salvezza del mondo.
Noi decidiamo per il
cammino verso la pace e ti offriamo tutta la nostra
forza che Tu, oh Padre,
ci hai donato.
Preservaci da ogni
tentazione di agire solo per nostro conto.
Rendi la Chiesa capace
di compiere con gioia e coraggio il suo servizio
di pace nel mondo.
Grazie, oh Padre, di
amarci e di usarci per i Tuoi programmi e i Tuoi progetti.
Noi siamo qui. Sia
fatta la Tua volontà.
Oh Maria, noi accogliamo
il Tuo messaggio con tutto il nostro cuore
e decidiamo di servire
il Padre assieme a Te.
Benedici noi con tutte
le Tue benedizioni. O Padre! Amen.
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