VIAGGIAMO SULLE ALI DELLA MISERICORDIA

Il nostro intento e' quello di condividere l'amore del Signore e la maternità di Maria che hanno per tutti noi anche attraverso l'organizzazione di pellegrinaggi al santuario dell'Amore Misericordioso e da alcuni anni anche a Medjugorje.



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martedì 27 maggio 2014

SUPPLICA PER LA PACE

O Signore della Pace, noi Ti lodiamo e Ti glorifichiamo
per averci dato Tuo Figlio Gesù.
Attraverso di Lui, Ti sei riconciliato con il mondo intero e ci hai
mostrato chiaramente ancora una volta di essere nostro Padre.
Donaci la Tua pace e proteggici affinché, attraverso noi,
la Tua pace possa essere dif­fusa in tutto il mondo.
Affidiamo alla tua protezione noi stessi, le nostre famiglie,
il mondo intero, le regioni che soffrono la guerra e la fame e tutti
coloro che si stanno distruggendo nella ricerca della pace, avendo
adottato i mezzi sbagliati, per ignoranza o per cattive intenzioni!
Affidiamo inoltre alla tua protezione le leggi della natura, affinché
Tu possa sanarle e affin­ché noi stessi possiamo riconciliarci con essa.
Noi ti ringraziamo, o Signore della Pace, per le nuove opportunità
che desideri darci in questo tempo speciale.
Aprici gli occhi e rendici capaci di vederTi e di riconoscerTi e di
operare sempre per la pace.
Attraverso Maria, aiutaci a sentire sempre nei nostri cuori il canto
degli angeli: 'Gloria a Dio nell'alto dei Cieli e pace in terra agli
uomini di buona volontà".
Fa' che lo pratichiamo nelle nostre vite, per la Tua gloria
e per il bene di tutti gli uomi­ni, i Tuoi figli e le Tue figlie,
e per la guarigione di tutta la natura. Amen.


lunedì 26 maggio 2014

Messaggio della Madonna da Medjugorje

Messaggio a Marija da Medjugorje del 25 maggio 2014
"Cari figli!
Pregate e siate coscienti che senza Dio siete polvere.
Perciò volgete i vostri pensieri e il vostro cuore
a Dio e alla preghiera.
Confidate nel Suo amore.
Nello Spirito di Dio, figlioli, tutti voi siete invitati ad
essere testimoni. Voi siete preziosi e io vi invito, figlioli,
alla santità, alla vita eterna.
Perciò siate coscienti che questa vita è passeggera.
Io vi amo e vi invito alla nuova vita di conversione.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”


domenica 25 maggio 2014

Il Dio di Gesù

Vivere, amare, rendere testimonianza.
Siamo pronti a rispondere a chiunque ci domandi
*                  ragione della speranza che è in noi?".
*                  San Pietro ci ammonisce oggi, alla fine di questo tempo
*                  di Pasqua, a diventare testimoni del Maestro Gesù,
*                  a correre a raccontare agli altri dell'incontro che ci ha
*                  cambiato la vita, come le donne, come i discepoli di Emmaus.
*                  Proprio perché abbiamo scoperto che il Signore è il nostro Dio,
*                  desideriamo restare con lui, con lui camminare, come lui
*                  gioire del Padre, possiamo rendere ragione della speranza
*                  che è in noi e raccontarlo.
*                  Domenica scorsa abbiamo accennato della tristezza nel
*                  vedere che brutta idea di Dio abbia la gente.
*                  Perché, allora, non fargli un po' noi pubblicità?
*                  Ma noi; abbiamo davvero scoperto la bellezza del credere
*                  nel Dio di Gesù Cristo?
*                  Davvero la sua Parola ha riempito il nostro cuore,
*                  spalancato le nostre ali?
*                  Abbiamo scoperto, nella preghiera, la gioia di incontrare
*                  il volto sorridente di un Padre?
*                  Allora parliamone in giro, senza eccessi, senza fanatismi,
*                  senza stranezze, pronti a rendere ragione della
*                  speranza che c'è in noi.
Qualche tempo fa una persona mi diceva, contenta,
*                  di come al lavoro si fossero accorti del suo buonumore
*                  e quando, durante una pausa caffè, le hanno chiesto
*                  ragione di questo cambiamento, ha dovuto ammettere
*                  candidamente di avere semplicemente scoperto Dio;
*                  momento d'imbarazzo (tutti si aspettavano un nuovo flirt!)
*                  e qualche mugugno, poi, a quattr'occhi, due colleghi gli
*                  hanno chiesto maggiori informazioni.
*                  Vedo davvero intorno a me tanta sete di verità e di bellezza,
*                  di armonia e di luce e - ahimé - pochissimi credenti disposti
*                  a mettersi in gioco.
*                  Come raccontare il Rabbí Gesù alle tante persone assetate di verità?
*                  Senza crociate o slogan, ma con una salda vita interiore,
*                  una frequentazione di Dio che ci permetta di ricevere
*                  il dono dello Spirito Santo: la candela fa luce perché accesa,
*                  non perché si sforza.
*                  Frequentare la tenerezza di Dio produce in noi una luce interiore
*                  che gli altri percepiscono.
*                  In verità è proprio lo Spirito Santo a suggerirci come fare, cosa dire,
*                  come muoverci.
*                  Lui, se lo lasciamo fare, parla attraverso i nostri gesti
*                  e la nostra disponibilità.
Il mondo non vede il Signore Gesù, noi, attraverso lo sguardo
*                  della fede, lo sguardo "dentro", sì.
*                  E' vera quest'affermazione del Risorto: chi riceve il dono
*                  della fede, chi è disposto ad accoglierlo, questo dono,
*                  riesce a leggere la propria vita e la storia in maniera
*                  completamente diversa.
*                  Ricordo lo sguardo commosso di una persona alla fine di
*                  un pellegrinaggio di 5 giorni che gli aveva letteralmente
*                  sconvolto la vita.
*                  Mi diceva: "ora è tutto chiaro, è come se sapessi già tutto
*                  ma avessi bisogno della luce.
*                  Ora credo perché è tutto evidente!", diventare trasparenza
*                  di Dio dimorando nel suo amore.
*                  Come dimorare in lui?
*                  Osservando i comandamenti, modo semplice e straordinario di amare.
*                  Sì, amici: alla parola "comandamento" subito pensiamo alla
*                  fatica dell'obbligo, alla noia dell'obbedire, il piccolo adolescente
*                  che c'è in noi ha un moto di stizza.
*                  No, sbagliato, perché l'unico comando che il Maestro ci ha
*                  donato è amare e lasciarci amare, accoglierci e accogliere.
*                  Si può "comandare" di amare?
*                  Certo, no, è gesto libero l'amore.
*                  L'amare diventa, in realtà, una risposta all'amore più grande
*                  che ci ha salvati.
*                  L'obbedienza, gesto adulto, obbedire significa
*                  infatti "ascoltare in piedi", è fidarsi del Signore, credere
*                  che l'amore può davvero cambiare il mondo.
*                  Noi che abbiamo conosciuto il Maestro possiamo, dimorando in lui,
*                  prendendo la sua Parola come bussola nella vita, mostrare
*                  amore e fiducia in lui, diventare segno e testimonianza per
*                  chi ci sta intorno.
*                  Il mondo ha bisogno di testimoni, di amanti, di discepoli. Noi, ci siamo?
*                  Speriamo proprio di sì, altrimenti sarebbe un guaio.

*                  Santa Domenica.