VIAGGIAMO SULLE ALI DELLA MISERICORDIA

Il nostro intento e' quello di condividere l'amore del Signore e la maternità di Maria che hanno per tutti noi anche attraverso l'organizzazione di pellegrinaggi al santuario dell'Amore Misericordioso e da alcuni anni anche a Medjugorje.



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domenica 3 luglio 2011

Io vi ristorerò

Purtroppo incontrando tante persone,
mi accorgo che manca la serenità, la pace e la gioia
di vivere, sempre di corsa ed in affanno.
Fermiamoci un attimo, ascoltiamo cosa ci dice Gesù,
cosa ci vuol far capire con il suo insegnamento.
La Parola di oggi è veramente la perla preziosa,
il tesoro nascosto del Vangelo di Matteo il frutto della
buona notizia di Gesù, un cesello della sua presenza.
Il Signore Gesù, guardandosi attorno, loda il Padre,
gli fa i complimenti per la sua lungimiranza, perché ha
coinvolto nel suo Progetto anzitutto i piccolo e i poveri.
Luca, nel parallelo di questo brano, è ancora più incisivo.
Dice che Gesù “esultò nello Spirito”.
È uno dei momenti più belli del ministero di Gesù.
Ce lo immaginiamo, col cuore pieno di gioia, mentre
guarda la gente che, intorno a Lui, ascolta la Parola.
Davvero il Signore ha riservato i suoi misteri ai piccoli,
nascondendoli ai sapienti e agli intelligenti.
Gesù ci ammonisce a non complicarci troppo la vita,
a non inseguire Dio attraverso sofisticati e
contorti ragionamenti, a non pretendere di avere
noi in mano la chiave dell’universo ma,
con semplicità, a lasciar emergere la parte più
autentica di noi; la piccolezza, l’umiltà.
Quanto è difficile raggiungere questo stato!
Già di natura siamo inclini continuamente a difenderci,
a fare discorsi elaborati, a mascherare i
difetti presentando il nostro meglio.
Il mondo attuale, in aggiunta, non fa che
esasperare questo atteggiamento,
proponendoci modelli ultra complicati;
donne bellissime e patinate, persone istruite e brillanti,
tenori di vita al di fuori del reale.
Rischiamo davvero, nel nostro piccolo,
di essere un po’ costruiti, fatti ad arte,
per poi finire nella disperazione quando
non riusciamo nell’intento di emergere.
Dio per noi, ahimè, viene sempre dopo;
pronti a farci due o tre idee copiate dal pensiero
del brillante opinionista, o facendo nostri i luoghi
comuni dell’uomo moderno su Dio
(che esiste, ma è inconoscibile e, in ogni modo,
certamente non è quello professato dalla Chiesa),
ci complichiamo il cammino, credendo che a Dio
arriveremo grazie alle nostre sottili attività intellettuali.
No! Il Signore si rivela a chi si fida, a chi è disarmato,
a chi non ha paura dei propri limiti,
a chi è capace di accogliere.
Quante persone mi confidano di avere incontrato Dio,
solo quando si sono fidate di Lui!
Quanti sono cambiati nel momento in cui,
hanno accolto la Parola senza pregiudizi.
Sì; davvero il Signore è grande, perche si rivela ai semplici.
Gesù dice: “Venite a me, voi tutti che siete
affaticati e oppressi, e io vi ristorerò”.
Il frutto della fiducia, della semplicità,
è l’esperienza, straordinaria e piena di tenerezza,
dell’amore del Signore Gesù.
La nostra inquietudine, il bisogno di senso,
la fatica del vivere, trovano risposta e pienezza solo
se sappiamo accogliere la presenza di Dio nella nostra vita,
se riusciamo davvero a dare priorità a Dio nella nostra vita!
Non come un aspetto doveroso, importante,
ma come il primo, come il tutto.
Se ci rendessimo conto di essere “fabbricati”
per riconoscere la sua presenza in noi!
Spesso vaghiamo nella confusione,
troppo presi dai troppi impegni per
cercare il senso e la risposta.
Eppure nel nostro cuore è marchiato a fuoco il sigillo di Dio.
La proposta di Gesù è chiara e dolce;
andare a Lui se oppressi e affaticati.
Sì; andiamo a Lui,
se il nostro cuore è turbato dalla sofferenza,
se la nostra vita è manchevole di qualcosa,
andiamo a Lui e seguiamolo,
il suo giogo dolce e leggero, è Vangelo.
A volte crediamo che il Vangelo sia un fardello
insopportabile, e la nostra ipocrisia ha ridotto il
Vangelo a incomprensibile e dura legge morale.
Al contrario, il giogo dell’amore,
il carico del Vangelo ci portano a scoprire
l’affascinante e virile mitezza e umiltà di Cristo,
che si rivela a noi colmandoci di gioie.
Andiamo allora senza paura ad incontrare Gesù,
ed ascoltare la sua Parola che è vita.
Santa Domenica a tutti voi amici,
amanti del Signore Gesù Cristo.
Con affetto Fausto.

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