Il ritorno da Medjugorje.
Cari amici, la settimana a Medjugorje è stata
fantastica,
ancora una volta un’esperienza
bellissima, siamo
ritornati euforici per quello che abbiamo
vissuto
insieme e per le amicizie che si sono
create nel nostro
formidabile gruppo, per questo vi ringrazio
ancora
una volta per la vostra disponibilità e
per la fiducia
che avete avuto nei miei confronti.
Ci sono stati momenti bellissimi che ci
hanno aperto
il cuore alla speranza e rinvigorito la
nostra stanca fede,
a volte per colpa dei nostri dolori, delle
sofferenze o delle
malattie, abbiamo sentito in questi
giorni il Signore e
la Mamma Celeste particolarmente vicini a
noi, ho visto
visi tristi illuminarsi nuovamente di una
nuova luce,
quella della speranza, quella dell’abbandono
nel Signore,
quella della certezza che comunque non
sono soli a
portare la loro croce ma è la Mamma a
farsi carico
del loro peso per fare meno fatica.
La Madonna non ci ha detto che toglierà
le nostre
croci, no, ci ha solo fatto capire che le
condivide con noi,
che ci solleverà un pò del loro peso con
il suo amore
di Mamma.
Abbiamo fatto esperienze nuove
inaspettate che ci
hanno aperto il cuore, condiviso la
fatica, il sudore,
il dolore e la preghiera per ritrovarci
poi in un fraterno
abbraccio pieno di gioia e di speranza,
sicuri che quei
momenti non li dimenticheremo tanto
facilmente.
Per finire un bellissimo ricordo per il
nostro sacerdote,
il tenero Don Silvio che ci ha
accompagnati spiritualmente,
stavo osservandolo un giorno mentre si
intratteneva in
conversazione con alcune persone del
gruppo e mi sono
detto; ecco cosa intende il nostro Papa
Francesco quando
parla della tenerezza di Dio, è quella
che riceviamo da
un suo ministro come Don Silvio quando
gli parliamo
assieme, in quel momento ci trasmette
tutta la tenerezza
del Padre Celeste che ha per tutti noi.
Ringraziamo il Signore per tutto quello
che abbiamo
ricevuto, e ringrazio tutti voi amici che
avete contribuito
a fare di questo viaggio un momento di
fraternità e di gioia,
con tanto affetto vi abbraccio tutti
nella speranza di
poterci incontrare ancora una volta,
Fausto.
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