VIAGGIAMO SULLE ALI DELLA MISERICORDIA

Il nostro intento e' quello di condividere l'amore del Signore e la maternità di Maria che hanno per tutti noi anche attraverso l'organizzazione di pellegrinaggi al santuario dell'Amore Misericordioso e da alcuni anni anche a Medjugorje.



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venerdì 31 maggio 2013

La Preghiera è il bene della vita

PERCIÒ, PREGATE OGNI GIORNO PERCHÉ LA VOSTRA VITA SIA
UN BENE PER VOI E PER TUTTI COLORO CHE INCONTRERETE.
Attraverso la preghiera, dovremmo raggiungere una nuova vita,
una nuova vita interiore e una vita arricchita di pace e gioia.
Dovremmo badare a evitare la nostra distruzione,
per diventare buoni per gli altri come per noi stessi.
Guardate, qui ci dice che la nostra vita diventerà sana e buona
per noi e, con questo, riusciamo a capire qualcosa che era già
stato detto in messaggi precedenti, ossia che la vita è un dono
che ci viene fatto. La vita ci viene affidata e quindi non possiamo
farne ciò che vogliamo; noi siamo responsabili della nostra vita.
Ecco perché, ad esempio, il suicidio è qualcosa che non si può accettare.
Anche se si è stanchi della propria vita, non si può semplicemente
dire: "Allora la elimino", e Io stesso vale per l'aborto.
Affinché la nostra vita diventi buona, non dobbiamo e semplicement
non possiamo distruggerla, ne la nostra ne quella di altri.
Perché l'alcolismo è un peccato?
Naturalmente quelli che bevono dico­no: "Mi piace bere e allora bevo";
eppure, noi non abbiamo il diritto di dirlo, perché la vita ci è stata affidata.
Dio vuole che la facciamo progredire e crescere, vuole che
invecchiamo nella pace, nell'amore, nella giustizia e nella riconciliazione.
Quindi, è un peccato distruggerci od ostacolare la nostra crescita,
in qualunque modo; se lo facciamo, la nostra vita non sarà sana ne buona,
ma sarà malata. Sappiamo quanto soffriamo e quanto sof­frono le
nostre famiglie quando qualcuno ha fatto ammalare la propria vita,
o quando qualcuno si è distrutto.
Qualche tempo fa, ho parlato con una donna, il cui marito è alcolizzato
e che mi ha detto: "Perché devo portare questa croce?
Sarebbe molto più facile se fosse malato o se fossi malata io.
Una malattia ci avvicinerebbe sicuramente e, anche se nella sofferenza,
vivremmo in pace.
Questa croce ci sta distruggendo completamente e io sono stanca.
Dobbiamo semplicemente scoprire, sapere dove sta la distruzione
e allo­ra potremo combatterla.
Naturalmente, se qualcuno in tal modo riesce a guarire se stesso,
allora potrà portare la guarigione o diventare guarigione per altri.
Ecco di nuovo la condivisione della testimonianza che Maria viene
a insegnarci.
Sono sicuro che sapete quanto è importante conoscere qual­cuno
che è guarito; ne sarete certi quando incontrerete qualcuno che
sa perdonare, che è misericordioso e che è giusto.
Quando saremo così, allo­ra cresce la fiducia e la prosperità
nella comunità degli uomini.
Dovremmo agire solo per portare guarigione al nostro prossimo.
A que­sto punto possiamo scoprire e riflettere su quanto in realtà
siamo respon­sabili per le malattie degli altri e per tutti i mali del mondo.
Si potrebbe dire che dipende solo da noi come sarà la vita per tutti
gli altri nel mondo.
Una delle grandi grazie che abbiamo ricevuto qui a Medjugorje è
che in molti sono riusciti a comprenderlo; ecco perché si sente spesso
ripetere: "Cosa posso fare una volta tornato a casa?".
Questa domanda ci indica la volontà di portare la guarigione agli altri,
un'azione che ha la stessa struttura di questo messaggio.
Aprite anzitutto i vostri cuori, in modo da poter diventare sani, e solo
allora potrete portare quella stessa salute al vostro prossimo.

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