VIAGGIAMO SULLE ALI DELLA MISERICORDIA

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sabato 29 ottobre 2011

N° 2 Il vero prodigo: Gesù.

Eccovi amici il secondo paragrafo della
meditazione del Figliol preodigo.
Parliamo del mistero di Gesù diventato
il figlio prodigo per amore nostro.
Ha lasciato la casa del Padre celeste,
è venuto in un paese straniero,
ha dato via tutto quello che aveva ed è tornato,
attraverso la croce, alla casa di suo Padre.
Tutto questo lo ha fatto non come figlio ribelle,
ma come figlio obbediente, inviato sulla terra per
riportare a casa tutti i figli perduti di Dio.
Anche Gesù, che ha narrato la parabola a quelli che
lo criticavano perché si accompagnava ai peccatori,
ha vissuto il lungo e doloroso viaggio che descrive il figlio prodigo.
Perciò quel giovane affranto che si inginocchia davanti al padre,
non è che l’Agnello, “l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo”?
Non è l’innocente che si è fatto peccato per noi?
Non è colui che, ”non considerò un tesoro geloso la
sua uguaglianza con DIO, ma divenne simile agli uomini”?
Non è il figlio di Dio senza peccato che gridò a gran voce sulla Croce;
“DIO mio, DIO mio, perché mi hai abbandonato”?
Gesù il figlio prodigo del Padre prodigo, che ha
dato via tutto ciò che il Padre gli aveva affidato
perché io potessi diventare come lui e tornare
con lui alla casa di suo Padre.
Vedere Gesù stesso come il figlio prodigo significa andare
al di là della interpretazione classica della parabola.
Tuttavia questo modo di considerare la
parabola possiede un grande segreto.
Sto scoprendo gradualmente cosa significhi dire che:
“La mia condizione di figlio da parte
di Gesù sono la stessa cosa, che il mio ritorno
e il ritorno di Gesù sono la stessa cosa.
Non esiste alcun viaggio verso DIO all’infuori
del viaggio che, Gesù stesso ha fatto.
Colui che ha raccontato la storia
del figlio prodigo è il Verbo di Dio,
“tutto è stato fatto per mezzo di Lui,
e senza di Lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste”.
Egli, “si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”,
e ci ha fatto partecipi della sua pienezza.
Quando rileggo la storia del figlio prodigo con
gli occhi della Fede, il “ritorno” del prodigo,
diventa il ritorno del Figlio di Dio che ha attirato
a sé tutti gli uomini e li porta alla casa del Padre suo celeste.
Come dice San Paolo: “Perché piacque a Dio di fare
abitare in Lui ogni pienezza e per mezzo di lui riconciliare
a sé tutte le cose,
le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli”!
A voi tutti amici, una Santa Domenica nel Signore
alla prossima da Fausto

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