VIAGGIAMO SULLE ALI DELLA MISERICORDIA

Il nostro intento e' quello di condividere l'amore del Signore e la maternità di Maria che hanno per tutti noi anche attraverso l'organizzazione di pellegrinaggi al santuario dell'Amore Misericordioso e da alcuni anni anche a Medjugorje.



Per informazioni e contatti scrivere a:

FAUSTOBERTILLA@GMAIL.COM



CELL. 349/1009626

sabato 15 ottobre 2011

Cesare o Dio?

Amici, siamo ritornati da Medjugorje
ancora una volta più ricchi interiormente,
abbiamo scoperto che lo stare assieme e
condividerne le bellezze per lodare il Signore
è una cosa speciale, che, ti rende felice,
sereno e pieno di gioia, anche se c’è sempre
qualcuno che cerca di rovinare queste bellezze.
Dobbiamo darne atto, la trappola tesa a Gesù
è geniale; dobbiamo pagare le tasse o no?
In un paese occupato, in cui i venti della
rivolta soffiavano impetuosi, l’umiliazione di pagare
le tasse al potere romano era insostenibile;
se Gesù avesse risposto “sì”,
avrebbe di fatto avallato l’occupazione,
rifiutarsi di pagarle lo avrebbe invece schierato
nel gruppo degli estremisti di tutti i tempi.
Falsi ipocriti, dice il Maestro,
facendosi dare una di quelle monete che i farisei
si rifiutavano di restituire a Cesare e che
riempivano le loro tasche; ipocriti e opportunisti.
La risposta di Gesù è elegante e tagliente;
date a Cesare quel che è di Cesare,
a Dio quel che è di Dio.
Un’affermazione che ci pone davanti allo
scottante problema del rapporto tra la fede e le realtà del
mondo e—in particolare—tra la fede e la realtà politica.
Proviamo a elencare le conseguenze di questa semplice
affermazione, leggendo la realtà alla luce della Parola.
“Date a Cesare quel che è di Cesare”;
le realtà terrene hanno, quindi, una loro autonomia,
una loro logica interna, non c’è bisogno di coinvolgere
Dio direttamente nelle decisioni che dobbiamo prendere.
Questa è una grande verità che applichiamo in ogni
ambito; nella scienza, nella conoscenza, nella tecnica.
Dio creatore costruisce dal nulla il cosmo
e lo rende autonomo; a noi scoprire il
funzionamento e le leggi di cui è fatto.
Di più; ciò che è creato è buono in sé,
l’uomo è chiamato a custodire questa bontà,
questa bellezza usando la sua intelligenza.
Che cosa mi dice quest’affermazione?
Due splendide verità, una su di me e una su Dio.
Su di me; sono chiamato a scrutare le cose
e la vita per capirne il significato, non ho la verità
in tasca, devo attuare quella splendida virtù che
è il dialogo per vivere con gli altri;
non possiamo appellarci a Dio per far
passare qualche nostra opinione, non è rivelato se
io debba o no costruire quel ponte od operare quella
scelta politica o attuare quella prassi economica.
Su Dio; ancora Gesù mi dice che sono trattato da adulto,
che Dio non mi allaccia le scarpe né mi soffia il naso,
che mi è data la capacità di affrontare le difficoltà,
che sono considerato capace di vivere.
“Date a Dio ciò che è di Dio”;
meditando il vangelo e le lettere di Paolo,
ci si rende conto che Gesù pone l’attenzione
al Padre prima di ogni cosa.
Come a dire: “Occupati anzitutto della tua interiorità,
del grande progetto che Dio ha su di te,
il resto verrà di conseguenza”.
Il rapporto con la realtà, in particolare quella politica,
si gioca in questo difficile equilibrio;
mantenere un’autonomia delle realtà mondane,
lasciando che esse ritrovino la loro origine in Dio.
L’atteggiamento di chi rifiuta il mondo rifugiandosi
nel suo Dio è contrario al Vangelo; Gesù si è schierato,
ha denunciato l’ipocrisia del gioco politico,
è stato spazzato via proprio a causa della sua franchezza.
Contrario, però, al Vangelo è anche l’atteggiamento
di chi si compromette col mondo, di chi usa la politica
per ottenere privilegi, o di chi pensa di imporre la fede.
C’è chiesto un atteggiamento ben più difficile; quello
di lavorare al dialogo per ricondurre a verità ogni cosa.
Nella Bibbia non troveremo nozioni di economia o di genetica,
ma ispirandoci al Vangelo potremo giudicare la realtà.
Il mondo dice; al centro dell’economia vi è il profitto.
Il Vangelo dice; al centro dell’economia vi è l’uomo.
La scienza dice; ciò che è possibile è lecito.
La Parola dice; la vita è Mistero, va rispettata,
ha una sua sacralità che va riconosciuta.
Certo, di questi tempi, in questo momento storico,
il rischio non è certo quello del compromesso con le
realtà mondane, quanto più, invece, il rischio del
rifugio intimo nella religiosità disincarnata.
Dove sono i cristiani nell’economia,
nella politica, nella scienza?
Amici che leggete; mettete la vostra preparazione
e la vostra intelligenza a servizio dell’uomo e
del Vangelo, lasciate dialogare la verità di
Dio con le cose di cui vi occupate.
In questi tempi acerbi, appena i cristiani parlano,
si chiede loro di occuparsi dello spirito!
No! Cittadini del mondo,
toccati dalla gioia di aver conosciuto il Cristo,
chiediamo di essere ascoltati e di ascoltare,
di portare una luce diversa sulla realtà,
una prospettiva che ci conduce più in alto.
Ora dopo essere ritornati alle nostre
problematiche quotidiane, dopo aver sperimentato
in questi giorni trascorsi assieme l’Amore materno di Maria,
non possiamo tacere, ma far scoprire ai nostri fratelli
la nuova luce della fede che ci è piovuta addosso
per grazia del Signore Gesù Cristo.
Con affetto una Santa Domenica a tutti da Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento