Siamo Seminatori seminati?
Matteo
è rapito dalla logica di Dio.
Lui
l’ha vissuta sulla propria pelle, ha lasciato tutto e,
stanco
e oppresso, ha trovato ristoro dal Dio che gioca
con
i passeri e ci conosce fino alla punta dei capelli.
Ha
amato teneramente ed è stato teneramente amato
dal
Rabbì che si commuove davanti alle folle che paiono
pecore
senza pastore, ha scoperto che il Signore chiamava lui,
Levi
il peccatore, Levi il bestemmiatore e l’arrogante,
Levi
l’usuraio, a far parte della Chiesa, compagnia di Dio all’uomo.
Matteo lo può dire a voce alta: Gesù è più della più grande
Matteo lo può dire a voce alta: Gesù è più della più grande
gioia
che un uomo possa sperimentare.
E noi, amici?
E noi, amici?
Come
possiamo fare la stessa esperienza, sperimentare la
stessa
vibrante gioia, scuotere le nostre vite fino a far cadere
tutto
ciò che ci è di ostacolo e incontrare, infine, il volto di Dio?
Dio è accessibile, questo dice il cristianesimo, Dio è vicino,
Dio è accessibile, questo dice il cristianesimo, Dio è vicino,
lasciamoci
incontrare.
Perciò, il primo modo per incontrare Dio è ascoltare la sua Parola.
Perciò, il primo modo per incontrare Dio è ascoltare la sua Parola.
Il Seminatore.
Parliamo della Parola che, come una spada come suggerisce la
Parliamo della Parola che, come una spada come suggerisce la
lettera
agli ebrei, ci penetra in profondità, ci apre in due,
svela
noi a noi stessi, ci schiude a nuovi orizzonti perché
Parola
diversa, ispirata, ricolma di Dio.
Questa fragile e potente Parole, però, è confusa da mille altre voci,
Questa fragile e potente Parole, però, è confusa da mille altre voci,
miriadi
di altri urlanti suoni.
La
nostra vita è colma di preoccupazioni, il livello del frastuono che ci
occupa
il cuore è eccessivo e ci impedisce di incontrare la voce di Dio.
Un esempio? Quale Parola abbiamo udito domenica scorsa?
Un esempio? Quale Parola abbiamo udito domenica scorsa?
Difficile
da ricordare, vero?
Quella
era la Parola che avrebbe dovuto illuminare la nostra settimana!
Era
la Parola del `Venite a me voi che siete affaticati e oppressi…`
Il seminatore esce a seminare.
Ci immaginiamo il gesto ampio e solenne del seminatore, che non
Il seminatore esce a seminare.
Ci immaginiamo il gesto ampio e solenne del seminatore, che non
ha
paura di gettare il seme con abbondanza, fin sull’asfalto,
nella
speranza che buchi la crosta dura del nostro cuore.
Così è Dio: esagera.
Così è Dio: esagera.
Non
gli importa la stretta logica del guadagno, compie gesti
insensati,
getta con generosità la Parola.
Dio
è il grande ottimista della Storia, continua parlare anche
quando
la Parola cade nel vuoto.
Gesù analizza i risultati della semina.
Il primo risultato è disastroso: il Signore semina sulla strada
Gesù analizza i risultati della semina.
Il primo risultato è disastroso: il Signore semina sulla strada
e
il seme non riesce neppure a sopravvivere, perché arrivano
gli
uccelli e la mangiano.
Il
Signore stesso ne dà l’interpretazione: gli uccelli sono il maligno
che
non vuole correre il rischio che la Parola buchi l’asfalto della
nostra
indifferenza e della nostra abitudine.
Il suo metodo? Semplice: il pregiudizio (`Sono tutte cose
Il suo metodo? Semplice: il pregiudizio (`Sono tutte cose
inventate
dai preti ...`), l’arroganza (`Sono bastante
a
me stesso ...`), l’indifferenza (`Ho altro a cui pensare ...`),
e
così ci perdiamo la vita vera.
La seconda categoria di persone raggiunte dalla Parola
La seconda categoria di persone raggiunte dalla Parola
sono
gli entusiasti un po’ incostanti.
Quanti
ne ho incontrati!
Sono
quelli che, raggiunti dalla Parola, ne restano affascinati,
soprattutto
emotivamente.
Magari
è un’esperienza forte che li ha avvicinati: un pellegrinaggio,
un
ritiro, un gruppo, ma, appena fuori dal contesto, cominciano
piano
piano a lasciarsi riassorbire dalle preoccupazioni e,
inesorabilmente,
cadono nella dimenticanza.
E’ vero che oggi vivere la fede in un ambiente ostile è decisamente
E’ vero che oggi vivere la fede in un ambiente ostile è decisamente
difficile,
come il seme che cade in mezzo alle pietre, per questo
è
sempre più necessario vivere la fede insieme, avere degli spazi,
dei
momenti per ristorarsi, per riappropriarsi della propria fede.
La terza categoria è quella che, pur cresciuta, viene soffocata dalle spine.
La terza categoria è quella che, pur cresciuta, viene soffocata dalle spine.
Chi,
dopo aver accolto la Parola, averla maturata, averla accolta
con
gioia, incontra difficoltà, sofferenze, aridità e ne viene soffocato.
Difficoltà
sia a livello umano: una malattia, un lutto, che ci allontana
definitivamente
da Dio, che difficoltà di ordine spirituale:
un’aridità
prolungata, una fatica interiore ...
Infine il seme cade su terra buona e produce frutto, in maniera diversa,
Infine il seme cade su terra buona e produce frutto, in maniera diversa,
rispettando
la peculiarità di ciascuno, adattandosi alla vita
interiore
di ogni uomo.
La Parola produce frutto, crea abbondanza, dona vita, ciò che pensavi
La Parola produce frutto, crea abbondanza, dona vita, ciò che pensavi
essere
arido diventa fecondo, ciò che non capivi, si illumina,
la
tristezza diviene conversione alla gioia.
Terreni buoni.
Chi è il terreno buono della parabola?
Io credo che `terreno buono` sia chi si sia riconosciuto almeno un po’
Chi è il terreno buono della parabola?
Io credo che `terreno buono` sia chi si sia riconosciuto almeno un po’
nei
precedenti terreni.
Sia chi, con semplicità, abbia sentito questa parola e abbia sentito
Sia chi, con semplicità, abbia sentito questa parola e abbia sentito
nel
suo cuore la durezza, l’incostanza, la preoccupazione,
e
abbia paura di perdere la Parola.
Siamo delusi della nostra nascente vita di fede?
Siamo delusi della nostra nascente vita di fede?
Fatichiamo
a restare fedeli al Signore?
Abbiam
grande nostalgia di Dio ma la vita ci frega?
Leggiamo
queste parole e sentiamo un tuffo al cuore?
Buone notizie, fratelli, la Parola sta crescendo in noi…!
Buone notizie, fratelli, la Parola sta crescendo in noi…!
E
allora spezziamola e doniamola questa Parola, diamoci da fare,
facciamo
finalmente crescere la conoscenza e l’amore per la Parola!
Buona
semina a tutti voi, Fausto.
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