VIAGGIAMO SULLE ALI DELLA MISERICORDIA

Il nostro intento e' quello di condividere l'amore del Signore e la maternità di Maria che hanno per tutti noi anche attraverso l'organizzazione di pellegrinaggi al santuario dell'Amore Misericordioso e da alcuni anni anche a Medjugorje.



Per informazioni e contatti scrivere a:

FAUSTOBERTILLA@GMAIL.COM



CELL. 349/1009626

sabato 8 giugno 2013

L'Umiltà

Io credo, figlie mie, che l’umiltà, il rispetto e la sottomissione
non devono essere dettati dal timore, ma dall’amore.
Pertanto dobbiamo chiedere al buon Gesù che ci doni
l’umiltà amorosa piena di rispetto e sottomissione,
non soltanto nel nostro rapporto con Lui, ma anche con le creature.
Tuttavia, in quest’ultimo caso, guardando alla nostra debolezza,
dobbiamo chiedere una sottomissione timorosa, per ottenere da Gesù,
che è Amore, il perdono e la misericordia insieme all’amore filiale.
Egli ci conceda la grande grazia che, con il suo aiuto, possiamo
purificare e innalzare l’amore in tal modo che la nostra vita di
relazione con il nostro Dio, con il prossimo e con tutto il creato,
si sviluppi in un’atmosfera di carità.
Non dimentichiamo, figlie mie, che il servizio più gradito a Dio è
quello che gli si fa obbedendo ai suoi rappresentanti, dato che
con l’obbedienza offriamo e sacrifichiamo a Lui la parte
più nobile di noi stesse.
Possiamo dire perciò che l’obbedienza è un olocausto perfetto
nel quale l’uomo si offre interamente al suo Dio e Signore.
Teniamo presente, figlie mie, che le religiose tiepide e negligenti,
per il fatto che non lottano contro se stesse, tardi o mai arriveranno
a conquistare la pace dell’anima. Invece quelle generose
e diligenti che, con l’aiuto del buon Gesù, mediante l’obbedienza
si sono liberate del gravissimo peso del proprio giudizio,
della propria volontà e della preoccupazione di se stesse,
possederanno una pace inalterabile e una grande tranquillità,
sempre desiderose di donarsi al loro Dio e che
Egli sia per loro tutto e tutte le cose.
Però, su questo punto, figlie mie, il nemico della natura umana
suole mettere un grande impegno per scoraggiare e ingannare
le anime, ponendo loro innanzi soltanto gli impedimenti e gli
ostacoli e nascondendo le immense consolazioni che il buon
Gesù è solito donare a coloro che scelgono di soffrire per Lui.
Numerose anime, chiamate dal buon Gesù a partecipare di
queste immense consolazioni, scandalizzate dell’ignominia
della Croce, preferiscono tornare a occuparsi delle cose
terrene e di se stesse, piuttosto che abbandonarsi alla follia
di Cristo Crocifisso. Pertanto, non avendo il coraggio di lasciare
le loro passioni e di seguire il buon Gesù, gli volteranno le spalle
e si allontaneranno da Lui, ma piene di tristezza e senza
la pace nella loro povera anima.
Attente, figlie mie!, non cadete nella disgrazia di scandalizzarvi
e vergognarvi della Croce, dando ascolto al nemico,
spesso trasformato in padre spirituale, e lasciare così di
compiere la vostra obbedienza al buon Gesù.
Da oggi in poi, figlie mie, sforziamoci di agire in tutto come
vere Ancelle dell’Amore Misericordioso. Non andiamo qua
e là in cerca della creatura che si muova a compassione
delle nostre sofferenze. Nel nostro vaneggiamento,
possiamo infatti avere la disgrazia di incontrare qualche
consacrato al buon Gesù che, scandalizzato di Lui,
si trova nella nostra stessa situazione e va cercando
cioè l’affetto e le carezze delle creature. Istigate da
queste anime, deciderete di abbandonare i salutari
insegnamenti del nostro Signore Gesù Cristo e vi immergerete,
direttore spirituale e religiosa da lui diretta, nel fango dal quale
un giorno la misericordia del Signore vi aveva allontanate.
Se fino ad ora abbiamo dato ascolto al nostro nemico,
la natura umana, e ingannate da questo spirito che solamente
ci insegna a cercare con ogni sollecitudine fama, stima,
onori e amore degli uomini, ricorriamo al nostro buon Padre
e chiediamogli di aiutarci a spezzare queste catene che tanto
fortemente ci tengono legate. Chiediamogli perdono della
nostra disgraziata viltà e, aiutate da Lui, arriviamo a odiare
tutto ciò che fino ad oggi ci ha lusingate.
Chiediamo a un così buon Padre che ci perdoni ancora una volta,
ci aiuti a seguirlo e ad osservare i suoi insegnamenti in
conformità alla sua divina volontà.
Figlie mie, desideriamo soffrire e arrivare ad essere disprezzate,
e non cerchiamo ricompensa o gratitudine da parte delle
creature per il lavoro da noi fatto a favore dei poveri,
nei quali dobbiamo vedere l’immagine del nostro


Nessun commento:

Posta un commento