VIAGGIAMO SULLE ALI DELLA MISERICORDIA

Il nostro intento e' quello di condividere l'amore del Signore e la maternità di Maria che hanno per tutti noi anche attraverso l'organizzazione di pellegrinaggi al santuario dell'Amore Misericordioso e da alcuni anni anche a Medjugorje.



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mercoledì 7 dicembre 2011

Immacolata Cocezione

Grandissima festa quella di oggi amici,
scopriamo quanto è grande il progetto di Dio
attraverso Maria, la bella di Nazareth.
Abbiamo bisogno di salvezza e di senso.
Urgente ed evidente.
Anche se il nostro mondo tende a non vedere
questo appello che sale dal ventre della storia.
Abbiamo bisogno di salvezza quando vediamo
intorno a noi situazioni di umanità sconfitta e umiliata, affamata e ribelle, violenta e violentata.
Nonostante gli immensi progressi della
scienza e della tecnica, l’uomo sembra
destinato a ripetere i propri errori, a regredire
nell’imbarbarimento attraverso le sue conquiste.
Invece di utilizzare le energie della terra per vivere meglio,
l’uomo ne abusa per far vivere meglio una minima
percentuale dell’umanità, a scapito della stragrande
maggioranza che non ha possibilità alcuna di una vita dignitosa.
È l’eterna lotta fra il bene e il male, fra la luce e le tenebre.
Lotta in cui Dio stesso ha voluto entrare,
sporcandosi le mani. E facendosi aiutare.
Molti preti, oggi, eviteranno amabilmente di
soffermarsi sul significato profondo di questa celebrazione
posta all’inizio del cammino di Avvento, e fanno benissimo.
È certamente più semplice e più comprensibile ai più,
soffermarsi sulla figura e sul ruolo di
Maria nella storia della salvezza,
sulla sua disponibilità, sulla sua esemplarità
e non inoltrarsi in un linguaggio teologico,
magari poco comprensibile ai più.
Però noi proviamo a dire qualcosa lo stesso.
Il peccato originale non è un peccato diverso
dagli altri e bizzarro, e c’entra poco con l’efficace
immagine della tentazione dei nostri progenitori.
Gli autori della Genesi, che scrivono dopo l’esperienza
bruciante dell’esilio in Babilonia, si pongono una domanda:
“Se Dio è buono e ci ha scelto, se il creato è così armonioso,
perché commettiamo il male, da dove deriva?”.
E giungono, due millenni e mezzo fa, a conclusioni
per niente scontate; nel cuore dell’uomo esiste
una radice negativa, malvagia,
contro cui l’uomo deve combattere.
Non serve guardare ai grandi genocidi del xx secolo,
basta guardarsi dentro con onestà.
In ciascuno di noi esistono un piccolo assassino e un
violento che impariamo a tenere a bada con gli anni.
Questa radice negativa è stata chiamata,
appunto, “peccato originale” e la Bibbia dice
che deriva dal desiderio dell’essere umano
di mettersi al posto di Dio e di non assumersi
il proprio ruolo, la propria dignità.
Adamo vuole essere come Dio,
poi accusa la moglie di averlo istigato,
che a sua volta accusa il serpente.
L’uomo non accetta il suo limite,
non accetta di dover imparare, non accetta di non
sapere e non avere tutto.
Da lì, da questa ribellione, nasce la violenza
che portiamo dentro.
Cristo, divenendo uomo,
ha eliminato il peccato originale.
Ogni uomo, battezzato in Lui, fa l’esperienza di
essere radicalmente cambiato, nel profondo.
Diventa capace di donarsi, d’individuare il proprio
ruolo all’interno della creazione, sa da dove proviene,
supera il peccato che viene cancellato.
Maria, pur non essendo battezzata, viene salvata
“preventivamente”, questo dice la strana festa di oggi.
Dal suo concepimento è preservata dal peccato originale,
è già senza peccato originale, come poi diverremmo noi.
Come se Dio avesse una gran fretta di salvarci.
Maria diviene la caparra dell’eredità. Viva.
Oggi è la festa della generosità di Dio e
della possibilità, per l’uomo, di salvarsi.
Guardando Maria, scopriamo come possiamo
vivere da salvati; donando la nostra vita,
dicendo “sì” al progetto di Dio,
assumendoci le nostre responsabilità,
divenendo davvero protagonisti della nostra storia.
Vi pare poco?
Buona festa dell’Immacolata Concezione amici, da Fausto

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