VIAGGIAMO SULLE ALI DELLA MISERICORDIA

Il nostro intento e' quello di condividere l'amore del Signore e la maternità di Maria che hanno per tutti noi anche attraverso l'organizzazione di pellegrinaggi al santuario dell'Amore Misericordioso e da alcuni anni anche a Medjugorje.



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domenica 21 marzo 2010

Gesù è l'acqua Viva che depura la nostra anima dal peccato

Per tanto tempo sono stato a girovagare senza una meta precisa,
anche fra i meandri del male senza accorgermi,
che stavo sprofondando sempre più nel baratro della morte interiore.
Avevo sete ma nessuno mi dava da bere,
sapevo e conoscevo dove poter attingere acqua,
ma avevo paura di compromettermi e avevo sempre più sete.
Un giorno incontrai Gesù seduto vicino ad un pozzo d'acqua;
e mi disse fuori dai denti: “Chi ha sete, venga a me e beva”.
Gesù lasciò la Giudea e si diresse in Galilea,
attraversando la Samaria si fermò in una città chiamata Sichar
e si fermò al pozzo di Giacobbe e stanco del viaggio vi si sedette vicino.
Era verso mezzogiorno.
Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua.
Le disse Gesù: “Dammi da bere”.
I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi.
Ma la samaritana gli disse.
“Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me,
che sono una donna samaritana?”.
I giudei infatti non mantenevano buone relazioni con i samaritani.
Gesù le rispose:
“Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice;
"dammi da bere!",
tu stessa gliene avresti chiesto ed Egli ti avrebbe dato acqua viva”.
Gli disse la donna:
“Signore, tu non hai mezzo per attingere e il pozzo è profondo;
da dove hai dunque quest’acqua viva?
Sei Tu forse più grande del nostro padre Giacobbe,
che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?”.
Rispose Gesù:
“Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete;
ma chi beve dell’acqua che Io gli darò, non avrà mai più sete,
anzi, l’acqua che Io gli darò diventerà in lui sorgente
di acqua che zampilla per la vita Eterna”. (Giovanni 4,7-14)
MEDITAZIONE.
Ci sono delle ragazze che quando passano, attirano gli sguardi di tutti,
al giorno d’oggi poi, cercano di scoprire il più possibile per farsi notare e,
tutti si girano, fanno sorrisi, a volte anche di compassione;
saranno pur belle, ma ci sanno anche fare,
si riempiono di pomate e trucchi,
perché vogliono dare un messaggio di bellezza, di grazia,
ma poi se le vedi al mattino quando sono senza trucco,
purtroppo fanno pena.
Però non necessariamente occorre pensare male,
anche se tante volte vedendo quello che succede ne è quasi d’obbligo,
ma se la bellezza è naturale e pulita è sempre grazia di Dio.
Nel Vangelo c’è una donna che quando passa, tutti si girano.
Questa però è troppo superficiale, ha una vita chiacchierata,
non è certo una buona madre di famiglia,
(quante c’e ne sono anche al giorno d’oggi),
anche se deve lavorare e tenere in ordine la casa.
Ha passato in rassegna troppi mariti per essere solo sfortunata.
Un giorno va a prendere acqua al pozzo della città e ci trova Gesù.
È un pozzo famoso, risale al patriarca Giacobbe.
È una ricchezza per la città di Samaria.
Gesù è lì accaldato e stanco, da solo,
mentre i discepoli sono in giro per raccattare qualcosa da mangiare.
Gesù, le si rivolge, come fa spesso nei suoi dialoghi:
“Donna dammi da bere”.
La donna non si sente soggiogata e rispose;
come ti permetti di chiedermi da bere, tu che sei un giudeo e che,
come tutti i tuoi, hai chiuso ogni rapporto con i samaritani?
Gesù è stato deciso perché voleva andare oltre.
Ha letto nel cuore di quella povera donna tutta la sua sete di felicità,
tutte le strade che ha percorso per trovarla,
tutti gli inganni di cui è stata vittima e tutti i fallimenti che ha subito.
Gesù le legge la sua telenovela,
i suoi passaggi di uomo in uomo, di marito in marito,
la sua superficialità e l’incapacità di guardarsi dentro,
di fermare la sua corsa verso il nulla.
È una donna che ha smarrito la sorgente dell’amore,
come tanti di noi, che viviamo di tentativi, di prove,
di aggiustamenti, di .
Di questa sorgente ha bisogno;
della sorgente dell’Amore Misericordioso.
Se tu conoscessi il dono di Dio e se sapessi chi ti chiede da bere,
chiederesti tu l’acqua che zampilla per una vita piena,
non per rattoppi di sopravvivenza.
La donna è colpita dalla chiarezza e dalla forza di verità che emana Gesù.
Vorremmo tutti essere guardati dentro da Lui,
riuscire a farci fare la radiografia e,
farci leggere nel nostro intimo la voglia di felicità,
fare chiarezza nelle bufale in cui incorriamo e
che spesso rifiliamo agli altri, sconfiggere la nostra incoscienza,
il nostro sorriso superficiale ed ebete che scambiamo per serenità,
ma che nasconde l’imbarazzo di una vita a brandelli!
Non sappiamo se ha cambiato,
sappiamo però che ha messo in piazza i suoi errori e ha
convinto le persone che incontrava ad andare da Gesù.
Va dicendo; io sarò quel che voi ben sapete e sempre mi rinfacciate,
ma di una cosa dovete assolutamente convincervi,
quel Gesù di cui tutti parlano è davvero la fine del mondo,
non ve lo lasciate scappare,
non state bloccati nei vostri pregiudizi.
Non stiamo tutti aspettando una vita nuova?
Non siamo sempre in attesa di un cambiamento, di una salvezza,
di una svolta nella nostra storia e nella nostra vita?
Potrebbe essere allora, proprio Lui questa salvezza.
Andiamo allora al pozzo del suo Amore Misericordioso,
ad attingere a piene mani quell’acqua pura che ci da,
refrigerio al corpo e salute all’anima,
nel suo Santuario dell’Amore Misericordioso a Collevalenza (PG).
Là troveremo l’acqua donataci da Lui,
che cambierà la nostra esistenza.

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