VIAGGIAMO SULLE ALI DELLA MISERICORDIA

Il nostro intento e' quello di condividere l'amore del Signore e la maternità di Maria che hanno per tutti noi anche attraverso l'organizzazione di pellegrinaggi al santuario dell'Amore Misericordioso e da alcuni anni anche a Medjugorje.



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domenica 31 ottobre 2010

Il pilota automatico

Non vi è mai capitato nella vita di
non stare del tutto bene di spirito,
di sentirvi scontenti,
insulsi e di domandarvi il perché?
Io si, tante volte amici!
Allora si passa in rassegna la vita:
“Non ho fatto del male a nessuno,
non mi mancano gli amici,
il lavoro va bene,
anche se potrebbe andare meglio,
gli affetti sono soddisfacenti.
Eppure…….manca qualcosa,
o c’è qualcosa di nascosto che mi tarpa le ali”.
Si ha l’impressione di condurre una
vita col pilota automatico inserito,
una vita senza soddisfazione,
una vita che va come deve andare senza sussulti.
Magari qualche amico è finito nel lettino del psicanalista per cercare più in profondità.
È riuscito a darsi un po’ di smalto in più,
ma le cose sono quelle di sempre.
Zaccheo, un ricco sfondato non solo di soldi,
ma anche di amici.
Di fortuna doveva averne parecchia,
ma anche lui si sentiva così come voi.
Quando sentì anche lui parlare di Gesù.
Anzi si è informato dei suoi spostamenti.
Ormai Gesù è diventato un personaggio pubblico;
dove passa spopola.
E lui Zaccheo,
per un giorno vuole disinserire il pilota automatico.
Si dà da fare, si guarda dentro,
si scopre un borghese piccolo e vuole vedere Gesù.
La gente lo ha sempre creduto un po’ stravagante;
a Zaccheo interessavano solo i soldi.
Era piccolo e spuntava appena
dietro la cassa delle imposte,
ma tanto poco lo si vedeva e tanto più
riscuoteva con furbizia e inganno calcolato.
Siamo un po’ tutti stravaganti e originali,
soprattutto fissati su qualcosa che ci incatena,
sempre attaccati al proprio io personale.
Gli amici che ci vedono con un po’ di distacco,
sanno già le nostre prossime mosse.
Vedrai, dicono, lui gira, si volta, dice, promette,
parla, spiega, si eclissa, ma te lo troverai sempre là.
Se sei un lazzarone, se ti piace sballare,
se vivi di avventure, se pensi solo ai soldi,
se vedi gli altri come strumento da usare,
se coltivi malanimo, vai e vai ti ritrovi là….!
Zaccheo in questo tran tran, quotidiano ha uno scatto;
vuole vedere Gesù.
Sale su una pianta.
Ve lo immaginate il direttore di
banca in giacca e cravatta,
il professore con borsa e cappello,
l’ingegnere, il monsignore,
la parlamentare salire su un platano?
No di certo,
e tanto meno noi;
perché devo perdere la faccia e la reputazione.
Per cosa.
Non ne vale la pena.
O forse no!
Zaccheo rischia.
Noi siamo perplessi.
Lui rischia la reputazione.
Noi no.
E lo vede; un albero è una tribuna naturale
e comincia già a sentirsi appagato.
Non c’è niente di nuovo.
O forse sì.
Eccolo, Gesù lo vede, alza lo sguardo,
con quello sguardo che ti lacera dentro,
e gli dice: “Lo spettacolo è finito,
adesso sono io che voglio vedere te fino in fondo.
La vita di Zaccheo cambia,
muta la ricchezza che si è procurata con l’inganno,
in fonte di investimento e promozione gratuita:
“Se ho frodato qualcuno dice;
restituisco quattro volte tanto”.
Ecco la nostra paura,
perdere quello che abbiamo accumulato.
Ma quel che mi colpisce di più, è la gioia.
La vita cambia solo se in noi esplode la gioia,
se siamo contenti, se ci lasciamo affascinare e
riempire di gioia per qualcuno.
Se smettiamo di presentare quella faccia da bull dog,
che ci caratterizza ogni mattina e che non
cambiamo prima delle dieci e del secondo caffè.
Zaccheo è stato irrimediabilmente,
affascinato da Cristo.
Alla sua vita mancava solo Gesù.
Come spesso manca alla nostra.
Chissà se capiterà anche a noi qualche volta!
Speriamo presto.
Perché anch’io voglio vedere Gesù!
Non immaginiamo quanto tempo perdiamo,
a rimanere con il pilota automatico inserito
e con la vita quasi piatta.
È giunto il momento allora, di imitare Zaccheo,
salire sul platano,
e di farci affascinare da Cristo.
Coraggio cercatori di Dio.
Gettiamoci anche senza paracadute,
tra le braccia di Gesù Amore Misericordioso.
Lasciamoci trovare non nascondiamoci dietro
ad una foglia di platano per non essere
visti, scostiamola quella foglia, perchè
Dio è perennemente alla nostra ricerca,
dobbiamo solo farci trovare, perciò è
ora di finire di giocare a nascondino,
ora è il momento di giocare al
ritrovato da Cristo e lasciarci guardare
negli occhi per essere trasformati.
Buona Domenica.

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