VIAGGIAMO SULLE ALI DELLA MISERICORDIA

Il nostro intento e' quello di condividere l'amore del Signore e la maternità di Maria che hanno per tutti noi anche attraverso l'organizzazione di pellegrinaggi al santuario dell'Amore Misericordioso e da alcuni anni anche a Medjugorje.



Per informazioni e contatti scrivere a:

FAUSTOBERTILLA@GMAIL.COM



CELL. 349/1009626

martedì 30 aprile 2013


L’Agenzia ENCICLYA VIAGGI di CEREA (VR)
in collaborazione con Luciano e Nadia Cristini 
organizza dal 18 al 19 Maggio 2013 un 
Pellegrinaggio al Santuario dell’Amore
Misericordioso a Collevalenza (PG) ove riposa 
da 30 anni “LA VENERABILE MADRE SPERANZA”
 Per rinvigorire la nostra
fede in Gesù Cristo 
che ci aspetta a
braccia aperte nel suo
Santuario per farci
riscoprire l’ AMORE
MISERICORDIOSO 
che ha per tutti noi
Durante la permanenza al Santuario è possibile 
fare l’immersione in quell’acqua  benedetta che 
il Signore ha fatto sgorgare affinchè serva di 
sollievo a noi pellegrini!
Nel viaggio di ritorno sosteremo nel Santuario 
Monastero di S.Chiara della Croce Agostiniana 
a Montefalco (Pg) per una breve visita.
Partenza prevista da via del Lavoro fronte Parco giochi 
a Sommacampagna (VR) alle ore 05.00 del 18 Maggio 2013 
costo del viaggio è di € 125,00  tutto compreso
dal pranzo del Sabato al pranzo  della Domenica presso
la Casa del Pellegrino a Collevalenza (PG)..
Per informazioni e contatti rivolgersi a 
Fausto e Bertilla tel. 349-1009626 
Iscrizioni in agenzia vedi numero sottostante, 
fino ad esaurimento dei posti disponibili sul pullman.                                                                      
Al momento dell’iscrizione si verserà un acconto di 75,00  
come conferma del postocorredati da dati e paese di nascita. 
ATTENZIONE: Per richiesta di camera singola
supplemento di € 15.00 se disponibile accompagnatore Fausto

ORGANIZZAZIONE TECNICA: Enciclya viaggi
via xxv aprile,4 – 37053 Cerea -Vr. Tel. 0442 320549 
Fonti legislative 206/05 e 14084/77
COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA AI SENSI DELL'ARTICOLO 17 DELLA LEGGE N° 38/2006,
 "La legge italiana punisce con la reclusione i reati concernenti la prostituzione e la 
pornografia minorile, anche se commessi all'estero"
   

sabato 27 aprile 2013

Grazie Signore, dei Messaggi che ci dai attraverso Maria


O Signore nostro Dio, ti ringraziamo perchè ci dai
i messaggi attraverso Maria da Medjugorje.
Dacci la grazia di accogliere e vivere questi messaggi con la massima serietà.
Attraverso la Tua grazia, possano condurci sul cammi­no
verso il Paradiso e farci capire che questo è un bel cammino.
O Signore, mandaci il Tuo Spirito Santo, affinché non dimentichiamo
ciò che ci dici Dacci la forza in ogni momento delle nostre vite
per vivere le Tue parole, come fece Maria.
Dacci la grazia affinché con tutto il nostro cuore, la nostra
anima e la nostra vita possiamo mettere in pratica le Tue
parole e diventare quindi testimoni della Tua pace.
Per Cristo Nostro Signore. Amen.
Buona serata Fausto. 

A proposito della soffernza

La sofferenza

Le tribolazioni portate con gioia e per puro amore a Gesù
si trasformano in fiori e le spine in rose. La croce di Gesù è la
chiave del cielo e la consolazione delle anime che lo amano sul serio.
Nella sofferenza dobbiamo pregare.
Gesù vuole che, come gli apostoli, ricorriamo a Lui sempre che
vediamo incresparsi le onde del mare e la nostra barchetta
sul punto di naufragare.
Necessariamente ci sono sofferenze in questo mondo,
come pure peccatori e peccati, poiché, come i cardi e le spine,
esse sono il frutto naturale di questa valle di lacrime in seguito
alla sentenza pronunciata da Dio nel paradiso terrestre contro
l'uomo disobbediente: "La terra produrrà per te cardi e spine".
Noi abitiamo una terra maledetta, non già il paradiso delle delizie
dal quale siamo stati cacciati per sempre.
Le sofferenze sono necessarie per aiutarci nella nostra santificazione.
Come l'oro si saggia con il fuoco, così il Signore mette a prova i nostri cuori;
come il forno i cocci del vasaio, così la sofferenza prova le anime dei giusti.
Quanto più dura è la prova, tanto più gloriosa sarà la ricompensa.
Soltanto per le anime deboli le sofferenze costituiscono un grave
pericolo di perdere la fede, la fiducia e l'amore a Dio; esse infatti
facilmente diventano fredde, vacillano e a volte si allontanano dalle
pratiche di pietà; qualcuna poi dalla violenza del dolore che
non sa sopportare, è spinta fino alla disperazione.
La sofferenza ci distacca dalle cose terrene e per questo il Signore
unisce alle gioie della terra tante amarezze che ci obbligano a cercare
un'altra felicità, la cui dolcezza non ci inganna.
Coloro che vivono nel benessere facilmente si lasciano possedere
dalla superbia, dalla vana gloria, dal desiderio
smodato di ricchezze, onori e piaceri.
L'afflizione e le pene ci aiutano a comprendere ciò che avevamo
udito molte volte ma non compreso. Come cresce la fiamma se è
agitata dal vento, così si perfeziona l'anima provata dal dolore.
Non dimenticate che è sapienza dei santi soffrire per amore a Dio.
Madre Speranza

venerdì 26 aprile 2013

In pellegrinaggio a Medjugorje

Ciao amici, Sabato scorso ci siamo trovati con i pellegrini 
con cui abbiamo condiviso il pellegrinaggio a Medjugorje 
il 16 Marzo 2013 e sono venuto in possesso di varie foto 
che erano state scattate in quei giorni tra queste 
ne ho trovato una particolarmente interessante 
scattata in pulman mentre stavamo andando a visitare 
la Chiesa di Tihaljina dove è ubicata la bellissima statua 
della Madonna, durante il percorso erano circa le 17,40 
una nostra compagna attraverso il finestrino del pulman 
ha scattato questa foto, buona giornata a tutti Fausto.

giovedì 25 aprile 2013

Messaggio della Madonna dato a Marija il 25 aprile 2013

"Cari figli! Pregate, pregate, soltanto pregate affinché il vostro 
cuore si apra alla fede come il fiore si apre ai raggi caldi del sole. 
Questo è il tempo di grazia che Dio vi da attraverso la mia presenza 
e voi siete lontani dal mio cuore. 
Perciò vi invito alla conversione personale ed alla preghiera in famiglia. 
La Sacra scrittura sia sempre l’esortazione per voi. 
Vi benedico tutti con la mia benedizione materna. 
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

A proposito della superficialità

Superare la superficialità

E' cosa tanto penosa che molte persone, per poca intelligenza,
si servano delle cose anche buone solo per una soddisfazione
dei propri sensi, lasciando lo spirito vuoto; l'aspetto sensibile
assorbe buona parte dello spirito; ne beve l'acqua prima che
arrivi allo spirito, che resta secco e vuoto.
Vivendo così superficialmente, si viene a contatto con tutte
le cose ugualmente in modo solo superficiale;
chi non è capace di penetrare nel fondo della propria anima
non è capace neanche di penetrare nella profondità delle cose,
ne coglie solo l'esterno che appare e finisce per dare
importanza solo a sciocchezze.
La persona legata alle cose esterne, non è capace di volare;
è come prigioniera, incatenata, snervata e infiacchita.
Vedendo le cose solo nel loro aspetto più meschino,
la persona si fa sempre più infantile e si ripiega su se stessa.
Madre Speranza

lunedì 22 aprile 2013

Pratichiamo i Messaggi.


ECCO, IO HO PRESO I MESSAGGI ED HO PROVATO
A METTERLI IN PRATICA.
Questo, possiamo farlo solo quando li mettiamo in pratica nelle nostre vite.
Le apparizioni non ci danno mai nuovi insegnamenti; abbiamo già la Bibbia
per questo, ma anche le apparizioni possono esserci di grande aiu­to.
Il fatto che la Madonna sia con noi è il messaggio fondamentale
dì Medjugorje e davanti alla Croce Lei stessa ha ascoltato queste
parole: "Questo è tuo figlio, questa è tua madre".
Ecco perché lei ci parla come fa sempre.
Lei è la guida e quindi per noi è un bene ascoltare le sue parole.
Altre Chiese cristiane reputano che nella Chiesa Cattolica
si conferisce troppa importanza alla Madonna.
Non è vero che lei desidera tanta impor­tanza, ma è capace
di insegnarci delle cose, proprio perché le ha vissute anche lei.
La nostra epoca, è un’epoca mariana.
Il grande Papa Giovanni Paolo disse; che non solo Maria è la
Madre della Chiesa, ma anche che è la nostra insegnante.
Ai nostri occhi è come la stella del mattino.
Maria dice: "Desidero condurvi in Paradiso" e su quella strada
siamo con Gesù, sulla stessa strada che lei ha preso.
Desidera con­durci in paradiso e possiamo scoprirlo solo nella preghiera.
La fede, il digiuno e la preghiera ci aiuteranno a comprenderlo.
Quando vediamo qualcuno che si allena e corre ogni giorno,
ci rendiamo subito conto che ha uno scopo.
Quelli che digiunano capiscono perché lo fanno, mentre quelli
che non digiunano non riescono a capirlo, e quindi lo criticano.
Non dimenticate che i messaggi devono essere vissuti nella quotidianità.
La Madonna ci dice che ogni sera dovremmo essere in grado
di dire che abbiamo fatto quanto ci ha chiesto.
Desidera che guar­diamo indietro alla giornata che è trascorsa
e la consideriamo come una scuola, come un esercizio.
Maria, però, è paziente e anche noi dobbiamo esserlo.
IO VI PROTEGGO CON LA MIA PREGHIERA                                                                                DAVANTI AL PADRE CELESTE. 
Ci promette la protezione del Padre nostro.
Intercedendo per noi, Lei ci protegge e ci accoglie sotto il suo mantello materno.
Fin dall'inizio, Maria è stata quella che ha combattuto il diavolo.
Il diavolo ha brama di distruzione e se Maria dice "Io vi proteggo",
desidera proteggere e protegge realmente la nostra vita.
È bene consentirle di farlo, anche se riuscire ad abbandonarsi
è una questione di fiducia o di mancanza di fiducia.
Noi vogliamo fare qualcosa per noi stessi e a volte è difficile
permettere a Dio di prenderci per mano e di guidarci.
Ma, una volta che ci prende la mano, allora per Lui diventa
faci­le continuare a farlo.
Auguriamoci allora di divenire degli allievi attenti e pazienti
nella Scuola di Preghiera della nostra Madre Celeste!

Lo avrete fatto a Me!

lo avrete fatto a Me!

La virtù soprannaturale della carità ha principio in Dio.
Egli solo la può generare e sappiamo che ogni servizio
che rendiamo al nostro prossimo lo facciamo a Gesù stesso,
il quale prende per sé ogni bene e ogni male reso al nostro prossimo;
e su questo saremo giudicati.
Come si fa ad amare il prossimo come se stessi?
Sembra una cosa troppo difficile!
A me non sembra tanto difficile dato che basta amare Gesù,
perché si sa che chi ama davvero vuol bene
anche a coloro che l'Amato ama.
Poiché Gesù ama appassionatamente gli uomini,
è logico che chi gli vuol bene ami anche il prossimo da Lui tanto amato.
Chiediamo a Gesù che nei nostri cuori arda il fuoco divino della
carità vicendevole; questa desidera unicamente far felici i fratelli
non badando ai sacrifici e anche a costo della vita.
Prendiamo l'abitudine di fare agli altri quello che
vorremmo gli altri facessero a noi.
Sappiamo che è nostro prossimo chiunque gode o può godere
dell'eterna beatitudine; sono prossimo pertanto le povere
anime del Purgatorio e qui sulla terra coloro che sono giustificati,
cioè che si possono salvare. Dobbiamo amare tutti con carità
facendo agli altri ciò che vorremmo facessero a noi.
Madre Speranza

venerdì 19 aprile 2013

Le foto del pellegrinaggio a Collevalenza del 13-14 Aprile 2013

Ciao amici, come promesso eccovi le foto scattate Domenica 14
Aprile al Santuario dell'Amore Misericordioso, ce ne sono poche
ma bastano per capire la gioia di essere amati dal Signore e di essere
in buona compagnia, si nota dai visi sorridenti, vi saluto e vi abbraccio tutti
nella speranza di poterci incontrare ancora, con affetto Fausto e Bertilla.

















giovedì 18 aprile 2013

Quand'è che l'uomo è giusto?

L'uomo giusto

È giusto l'uomo dedito generosamente al proprio dovere,
 l'uomo che odia il male e ama il bene e in questo
amore cresce e si perfeziona.
Nell'uomo giusto risplende la rettitudine liberata da interessi                                                                          e intenzioni personali, e la purezza di cuore che rifiuta                                                                            l'attaccamento al benessere e anche l'ombra del disordine.                                                                            Quando l'anima è rivestita della grazia santificante sgorgano
da lei torrenti di virtù, grazie e doni soprannaturali che le
comunicano una bellezza indicibile.
Ci è impossibile esprimere tutto il valore, la sublimità e la grazia
di questi gioielli del tesoro di Dio, che noi chiamiamo virtù teologali
in quanto Dio solo le possiede in sé e può donarle alle sue creature.
Con la Fede, la Speranza e la Carità si adornano l'intelligenza e la volontà,
principali potenze dell'anima; l'intelligenza con la luce che promana
dalla parola eterna, la volontà con il possesso della suprema Bontà.
Madre Speranza

martedì 16 aprile 2013

Un ostacolo alla perfezione; l'irriflessione.

Non dimentichiamo che uno dei principali ostacoli per

camminare nella perfezione è l'irriflessione, il lasciarsi trascinare
dall’impulso del momento, dalla passione, dall’abitudine e dal capriccio.
Prima di agire dobbiamo fermarci a riflettere e vedere se ciò che
stiamo per fare è gradito a Dio, se ciò che ci muove ad agire è il
suo amore, il desiderio della sua gloria; e non piuttosto il desiderio
della nostra gloria, l’attaccamento all’onore, alla vanità, ecc.
Teniamo ben presente che la fretta febbrile è un grande ostacolo
per camminare verso la perfezione, poiché produce una tensione
troppo forte che consuma inutilmente corpo ed anima ed espone
al pericolo di deviare verso il male.
È necessario agire con riflessione, calma e moderazione.
Viviamo sempre uniti al buon Gesù, procurando di imitare le sue virtù,
specialmente l’umiltà. Preghiamolo di aiutarci a praticare in ogni momento
l’umiltà del cuore e di accendere in noi l’amore a Dio,
che ci porta al disprezzo di noi stessi.
La cosa più efficace per avanzare nella perfezione è l’accettazione serena
e cordiale di tutte le pene e le croci che Dio crede bene inviarci,
convinti che le tribolazioni e le sofferenze sono una dimostrazione
certa che Dio ci ama e desidera purificare le nostre anime.
La persona che crede di poter arrivare alla perfezione senza impegnarsi
ad acquistare lo spirito di umiltà, senza preghiera e sacrificio, vive in errore.
Dopo non molto tempo la si sentirà esclamare: "Sono stanco della
lotta della vita; io non posso avanzare nella perfezione, è inutile che
mi sforzi; non è per mancanza di proposito perché tanto
più faccio, tanto peggio mi trovo".
Dovrebbe invece ricorrere a Lui e con fiducia filiale chiedergli perdono.
Pieno di fede e di amore deve dirgli: "Castigami, Gesù mio,
per i miei peccati, ma salvami per il tuo amore e la tua misericordia".
Madre Speranza