VIAGGIAMO SULLE ALI DELLA MISERICORDIA

Il nostro intento e' quello di condividere l'amore del Signore e la maternità di Maria che hanno per tutti noi anche attraverso l'organizzazione di pellegrinaggi al santuario dell'Amore Misericordioso e da alcuni anni anche a Medjugorje.



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martedì 27 novembre 2012

Domenica inizia l'Avvento

Preparandoci al Natale.
Sopravvivere al Natale dicevamo.
Facile a dirsi, meno a farsi, travolti come siamo dalle
cose che incombono, dalle scadenze, dal tempo che non
è mai sufficiente per vivere; ma ci è urgente, necessario e vitale,
provare a vivere questo Natale con verità, disfarci o rendere
innocuo il natale tarocco per far diventare la nostra vita una
piccola Betlemme, non per giocare al bambinello che nasce nella
grotta, ma per accendere la luce disarmante di Dio nel nostro cuore.
Lo zucchero e la melassa che hanno reso Natale insopportabile sono,
in realtà, un modo per fuggire l’orribile senso di colpa che ha
colpito l’umanità dopo avere rifiutato Dio.
Non è andata molto bene, la prima volta, con questo Dio che è
venuto in mezzo a noi e noi distratti a lamentarci della sua assenza…
Non c’è molto da festeggiare, facendo memoria del Natale, si tratta
invece, di cogliere l’ammonimento a non perderci Dio. Di nuovo.
Natale svela in modo definitivo il vero volto di Dio, così diverso
dal volto corrucciato che ci raffiguriamo, così diverso dal Dio
dell’abitudine che riempie le nostre sbiadite comunità.
Natale è Dio che, stanco di essere male interpretato, decide
di avere uno sguardo e un volto per potersi spiegare, raccontare
e ci pone dinanzi all’evidenza disarmante della sua intimità.
Dio non è come ce lo immaginavamo, né distante né severo
né manipolabile né incomprensibile.
Dio si fa povero per amarci.
Dio viene, Lui prende l’iniziativa, a noi di accorgercene,
di esserci, di lasciarci consolare.
Natale è la consolazione di Dio agli uomini, la nascita della
speranza che Dio, almeno Lui, non si dimentica.
Non si dimentica, ci dona del tempo perché possiamo capire e cambiare.
Capire e cambiare, perché Dio ci lascia immensamente
liberi nella scelta, sempre.
Il vero volto di Dio è un Dio che interviene con discrezione,
che ci chiede di accoglierlo, di cambiare idea su di Lui e su di noi,
con calma, diventando, noi discepoli, i testimoni del suo vero volto.
La logica di Dio si manifesta nel vangelo di Domenica.
Notiamo con quanta pomposità, con quanto puntiglio Luca descrive,
da storico quale è, la situazione politica del suo tempo.
È tutto un susseguirsi di titoli altisonanti: “imperatore”, “governatore”,
“tetrarca”…e invece Dio sceglie un rozzo Giovanni nel deserto
per manifestare la sua Parola.
Non sa che farsene della potenza, dell’orgoglio delle nazioni.
È nel deserto che Giovanni si scontra con la Parola.
Nel deserto del silenzio e della spogliazione, nel deserto della sofferenza
e della solitudine possiamo, paradossalmente, ritrovare la Parola.
L’Avvento è una Parola che scende, una Parola diversa da tutte le altre parole.
L’iniziativa è sempre di Dio, è Lui che ci viene incontro, è Lui che
si fa trovare, è Lui che si svela.
Ma, sembra dirci Giovanni, per accogliere questa Parola che viene,
questo Dio misterioso, occorre spianare la strada, aprire un
sentiero dentro il nostro delirio quotidiano.
È Dio che prende l’iniziativa.
Basta con una fede fatta di cose da fare o non fare.
Ma occorre che questo Dio possa incontrarci.
Quanti credenti, si lamentano del fatto che Dio è lontano e assente,
salvo poi non dare nessuna opportunità a Dio per farsi incontrare!
La Scrittura è realista; Dio c’è, lavora, opera, si svela.
E l’uomo? C’è? Dov’è?
Ecco allora un programma concreto di lavori in corso;
raddrizzare i sentieri, riempire i burroni, spianare le montagne.
Raddrizzare i sentieri; un pensiero semplice, lineare, senza troppi giri di testa.
La fede è esperienza personale che nasce nella fiducia, che diventa abbandono.
La fede va interrogata, nutrita, è leggibile e ragionevole.
Ma ad un certo punto diventa salto, ragionevole salto
tra le braccia di questo Dio.
Abbiamo bisogno di pensieri veri nella nostra vita,
di pensieri positivi e buoni per poter accogliere la luce.
Riempire i burroni delle nostre fragilità.
Tutti noi portiamo nel cuore dei crateri più o meno grandi,
più o meno insidiosi, delle fatiche più o meno superate.
Occorre stare attenti a non lasciarsi travolgere dalle nostre
fragilità o, peggio, mascherarle.
Ognuno di noi porta delle tenebre nel cuore; l’importante è che
non ci parlino, l’importante è non dar loro retta.
Spianare le montagne.
In un mondo basato sull’immagine, conta più l’apparenza della sostanza,
bene le varie palestre per curare il corpo, vanno molto di moda.
È bene anche curare il proprio modo di vestire, certo.
Ma occorre anche aprire qualche palestra di “spirit-building”,
qualche estetista  del cuore e dell’anima!
Ai grandi titoli di Erode e Ponzio Pilato e di Cesare Augusto
si contrappone la voce e la nudità dell’anticonformista Giovanni.
Erode il grande è ricordato solo grazie a quel bambino che vorrà
togliere di mezzo!
Così va la storia quando è Dio a guidarla.
Essenzialità, verità, desiderio; questi gli strumenti
per trovare un sentiero verso Dio.
E questo già ci procura gioia, l’attesa già ci scuote dentro,
ci apre lo stupore…gioia immensa per un incontro.
Allora, amici resistenti, carbonari dello spirito, discepoli del Rabbì,
su di noi piccoli, fragili e dispersi,
Dio fa scendere la sua Parola.
Alziamo lo sguardo, per favore.
Animo, mano ai badili spirituali e ai picconi interiori; c’è da fare in settimana.
Dobbiamo prepararci a ricevere il Signore che viene.

lunedì 26 novembre 2012

Messaggio della Madonna a Medjugorje del 25 novembre 2012

Cari figli! In questo tempo di grazia vi invito tutti

a rinnovare la preghiera.
Apritevi alla santa confessione perchè ognuno di voi
accetti col cuore la mia chiamata.
Io sono con voi e vi proteggo dall'abisso del peccato
e voi dovete aprirvi alla via della conversione e della
santita' perchè il vostro cuore arda d'amore per Dio.
DateGli il tempo e Lui si donerà a voi, e così nella
volontà di Dio scoprirete l'amore e la gioia della vita.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

martedì 20 novembre 2012

Ciao amici, scusate se non ho ancora
pubblicato niente dei pellegrinaggi,
ma mi sono arrivate le prime foto del
pellegrinaggio al Santuario
dell'Amore Misericordioso ieri,
speriamo arrivino presto anche quelle di
Medjugorje.
Nei giorni, 3-4 Novembre 2012 siamo
andati a Collevalenza (PG) al Santuario
dell'Amore Misericordioso, con noi c'erano
tanti amici che venivano al Santuario
per la prima volta, è stata una esperienza
bellissima, mi stanno arrivando ancora
adesso testimonianze entusiasmanti
 inerenti all'esperienza che hanno avuto al
Santuario, in alcuni amici, mi ha sorpreso
la gioia che hanno avuto nello scoprire
con quanto amore e misericordia Dio ci segue,
 si fà a noi vicino, ci perdona e ci
riempie di serenità e pace.
Alcuni sono rimasti sbalorditi nello scoprire
che Dio si fà mendicante, per venire
a mendicare la nostra richiesta di perdono,
dopo essere caduti nel peccato, e ci fa
sentire ancora suoi figli.
Altra piacevole sorpresa, il dono che
Madre Speranza ha fatto al Signore
della sua vita, esclusivamente perchè
noi potessimo avere un luogo in cui
potersi rifugiare quando siamo nel
buio più totale, appunto il Santuario,
ma anche l'esperienza delle
immersioni dove abbiamo potuto rinnovare
la nostra appartenenza al Signore attraverso
quell'acqua benedetta che la Madre ha avuto in dono dal Signore, perchè possa essere
di refrigerio al nostro corpo e salute alla nostra anima.
Un grazie anche a Don Claudio che ci ha accompagnati in questa esperienza anche lui
per la prima volta, mi diceva un segno positivo di quanto ha trovato.
Bello anche il momento avuto al Santuario di Santa Chiara della Croce a Montefalco (PG)
e di seguito vedete la foto scattata dal nostro amico Paolo Zorzi da Vallese, davanti al
pozzo di Chiara.
Vi ringrazio tutti indistintamente per questa esperienza che ha lasciato un segno indelebile
anche nel mio cuore e per la vostra amicizia, in particolare per gli amici che sono venuti
da lontare, vi ringrazio per la vostra fatica e fiducia che avete avuto nei miei confronti.
Il Signore infonda attraverso l'intercessione di Madre Speranza tanta salute, gioia,
serentirà e pace a tutti voi e alle vostre famiglie, e per quanto non ho la possibilità di
rivedere un augurio di un Santo Natale nella gioia di Gesù Amore Misericordioso,
con tanto affetto da Fausto e Bertilla.