VIAGGIAMO SULLE ALI DELLA MISERICORDIA

Il nostro intento e' quello di condividere l'amore del Signore e la maternità di Maria che hanno per tutti noi anche attraverso l'organizzazione di pellegrinaggi al santuario dell'Amore Misericordioso e da alcuni anni anche a Medjugorje.



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lunedì 18 giugno 2012

Santuario dell'Amore Misericordioso

Le finalità dell’Acqua
del Santuario.
È questo sicuramente il punto importante
del discorso; comprendere il nesso che intercorre
tra le piscine ed il Santuario; e, più in particolare,
le finalità specifiche per le quali la Divina
Provvidenza ha voluto quest’Acqua.
Per dare risposta a queste domande esiste
una sola via; ricorrere a tutto ciò che
la Madre Speranza ha detto o ha scritto al riguardo,
quale autorevole interprete dei  voleri divini, perlomeno fare
riferimento almeno alle cose più essenziali che Essa ha detto.
E anche se per il momento non tutto può essere conosciuto
o capito, ciò che è più essenziale va certamente detto.
La risposta più autorevole, probabilmente, ci viene
dalla “pergamena” che il giorno 14 Luglio 1960 fu gettata
con apposito contenitore in fondo al Pozzo, durante
una sobria cerimonia a metà circa dei lavori.
Si tratta di parole ricevute dalla Madre Speranza durante
un’estasi del 3 Aprile precedente, aventi fin dall’intestazione
un valore particolarmente ufficiale.
Dice il testo: “Decreto.
A quest’Acqua e alle Piscine va dato il nome del mio Santuario.
Desidero che tu dica (è il Signore che parla alla Madre),
fino ad inciderlo nel cuore e nella mente di tutti coloro
che ricorrono a te, che usino quest’Acqua con molta fede e
fiducia e si vedranno sempre liberati da gravi infermità;
e che prima passino tutti a curare le loro povere anime dalle
piaghe che le affliggono, per questo mio Santuario dove
li aspetta non un giudice per condannarli e dar loro subito
il castigo, bensì un Padre che li ama, perdona,
non tiene in conto, e dimentica”.
Da qui, appunto, trae ispirazione una delle frasi scolpite sulla
facciata delle Piscine: “Usa quest’Acqua con fede e amore,
sicuro che ti servirà di refrigerio al corpo e di salute all’anima”.
La Madre, ripeteva spesso che, l’Acqua è Acqua, non è
miracolosa, il miracolo scaturisce sempre dalla nostra preghiera
e dalla nostra fede e fiducia, l’Acqua armonizza il tutto.
Le finalità taumaturgiche di quest’Acqua e la sua interdipendenza
con l’azione pastorale del Santuario sono espresse nella
“Preghiera per il Santuario”, composta dalla stessa
Madre Speranza: “Benedici, Gesù mio, il tuo grande Santuario
e fa che vengano sempre a visitarlo da tutto il mondo;
alcuni a domandarti la salute per le proprie membra straziate
da malattie che la scienza umana non sa curare;
altri a chiederti perdono dei propri vizi e peccati; altri, infine,
per ottenere la salute per la propria anima annegata nel vizio…
E fa, Gesù mio, che vengano a questo Santuario le persone
del mondo intero, non solo col desiderio di curare i corpi
dalle malattie più strane e dolorose, ma anche di curare
le anime dalla lebbra del peccato mortale e abituale”.
Ulteriori precisazioni sulle finalità dell’Acqua ci vengono
da altre parole della Madre Speranza.
Il 16 Febbraio del 1960, quando ancora si era ai primi tentativi
di perforazione del Pozzo, partecipando ad un atto comunitario
con i suoi Religiosi, così illustrò loro gli scopi dell’Opera:
“La Madre; prende occasione per dirci che nell’orto si dovrà
trovare l’Acqua e che questa dovrà alimentare le Piscine
dell’Amore Misericordioso; che a quest’Acqua il Signore
darà il potere di  curare dal cancro e dalla paralisi, figure delle
anime in peccato mortale e in peccato veniale abituale”.
Questi concetti tornano, ancor meglio sviluppati, nell’estasi
avuta presso il Pozzo il 6 Maggio, giorno del rinvenimento
della prima falda acquifera: “Ti ringrazio, Signore!
Dà la forza a quest’Acqua di guarire il cancro e la paralisi,
uno figura del peccato mortale e l’altra del peccato abituale.
Il cancro uccide l’uomo, lo disfa; la paralisi lo rende inutile,
non lo fa camminare.
Dà all’Acqua la virtù di far guarire i malati, i malati poveri
che non hanno mezzi, anche con una sola goccia d’acqua.
Sia quest’Acqua la figura della tua grazia e della tua misericordia”.
Occorre ancora precisare che, tra le diverse forme di cancro,
la Madre Speranza capì chiaramente che occorreva
fare una specifica menzione per la leucemia.
Le Piscine furono ufficialmente aperte il 1° Marzo del 1979