VIAGGIAMO SULLE ALI DELLA MISERICORDIA

Il nostro intento e' quello di condividere l'amore del Signore e la maternità di Maria che hanno per tutti noi anche attraverso l'organizzazione di pellegrinaggi al santuario dell'Amore Misericordioso e da alcuni anni anche a Medjugorje.



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domenica 25 luglio 2010

Chiedete e vi sarà dato

CHIEDETE E VI SARA DATO.
PERCHÉ STIAMO A CUORE AD UN PADRE VERO.

Siamo ormai in balia della modernità,
dell’evoluzione della tecnica che ci opprime,
il cellulare che squilla in continuazione e
non riusciamo a stare in pace neanche un secondo,
perciò non riusciamo neanche a pregare.
E quando non squilla, riempiamo la solitudine
cercando qualcuno mandando messaggi.
Sapevamo quattro preghiere,
ma ormai le abbiamo dimenticate anche quelle,
un po’ perché ci sembrano superate,
un po’ perché non ci dicono ormai più niente.
Come si fa a pregare con il
frastuono che ci circonda?
Questa domanda è posta a Gesù dai discepoli.
Lo vedono tornare dopo aver pregato a lungo,
convinto di quello che sta facendo,
o non ci decidiamo mai a fare qualcosa
dalla paura di comprometterci>.
Lo sentono così dolce quando parla di Dio,
che non possono non sentire
una nostalgia della preghiera.
Quel giorno sono stati a guardarlo mentre
pregava e gli hanno detto:
“Insegnaci a pregare”,
.
Gesù non insegna loro una formula,
ma il segreto della sua vita;
l’abbandono pieno di fiducia e definitivo,
senza compromessi nelle braccia del Padre.
Padre è la Parola,
la preghiera che sgorga dal cuore di Gesù,
un vero dialogo con Dio,
il Dio di Gesù.
Non è la debolezza di chi non
sa essere autosufficiente,
neanche la scusante per non affrontare
le proprie responsabilità.
Ma la necessità di stare a cuore a
qualcuno e la certezza di averlo trovato.
Padre, fammi sentire le tue braccia,
aprimi le porte della tua casa.
Mi sento trattato come un materasso
su cui scaricano i loro dolori
e le loro frustrazioni.
E io su chi posso fare
affidamento se non su di Te.
Fammi gustare il sapore di un pane,
quello di ogni giorno che sa di forno,
di casa, di intimità e non starmi a
contare le stupidità che ho fatto.
Anch’io voglio cancellare dalla
mia vita i torti subiti.
Tu sai però che non puoi forzare
troppo su di me le tue pretese,
perché sono debole e il
male è più forte di me.

Dio non ci darà mai una serpe
se chiediamo un pesce,
o uno scorpione se domandiamo un uovo.
Non lo facciamo neanche
fra di noi che siamo cattivi.
Ancora meno Lui che è pieno
di Amore e Misericordia.
Perciò chiediamo e ci sarà dato;
bussiamo e ci sarà aperto!

domenica 18 luglio 2010

Il centro della vita è Gesù

IL CENTRO DELLA VITA.

Ci facciamo a volte tante domande,
spesso e volentieri rimangono
senza risposta.

A volte ci chiediamo se ha senso
una vita sempre di corsa,
affannati dalla mattina alla sera
e quando arriviamo alla sera,
siamo talmente stanchi che non
riusciamo a goderci il meritato riposo,
dopo una giornata di lavoro.

Siamo sempre alla ricerca di un qualcosa in più,
per soddisfare la nostra voglia di qualcosa di nuovo,
di inebriante, di qualcosa che ci dia una scossa
nuova e non riusciamo a trovarla,
siamo delusi, preoccupati per il domani,
in ansia e ci prende lo sconforto;
perché?

Il motivo è semplice!
Scordiamo che siamo in questa vita per un periodo,
lungo per alcuni e corto per altri,
ci preoccupiamo di tante cose anche inutili.

Ma non ci preoccupiamo del dopo,
di come sarà la vita che ci aspetta,
quando leveremo le tende e ce ne
andremo da questa terra,
lasciando tutto quello che ci siamo
procurati correndo come matti.

Allora mi chiederete,
cosa dobbiamo fare?
Come possiamo impostare la nostra
vita per sentirsi appagati?

Questo ce lo sta dicendo Maria,
attraverso i suoi messaggi da Medjugorje.
Ormai è da 29 anni che ci sta ripetendo:
“Ritornate da mio Figlio e vi sentirete appagati,
soddisfatti della vostra vita, sereni e nella Pace”.

Ma come si fa, in questo mondo che corre
sempre più velocemente?

Lasciandolo correre!
Fermiamoci, guardiamoci dentro!
Ma nell’intimo più profondo e chiediamoci:
“Ma io sono contento di una vita così?

Sono contento di continuare a correre e non
apprezzare tutto quello che
mi passa davanti agli occhi?”.
NO,
non posso essere contento!
Non posso essere soddisfatto di quello che
faccio oggi e domani ormai è superato e vecchio.

Non posso essere sereno,
quando devo continuamente guardarmi attorno,
dalla paura di essere travolto dalla vita.

Non posso avere la pace,
perché non sono in pace
neanche con me stesso.

Allora cosa devo fare?
Una cosa semplice!

Dobbiamo agire, subito,
ascoltare Maria la Regina della Pace,
nei suoi insegnamenti.

La quale ci dice:
“Ritorna ad abbracciare la vera fede,
non quella di facciata, o quella di comodo,
ma a credere in colui che si è fatto uomo per noi,
per ridonarci la vera vita.

Ascoltare la sua Parola e
metterlo al primo posto.

Lasciare quello che ci circonda,
che ci porta lontano dal vero ideale
della nostra vita di fede, che è Gesù.

Quel Gesù, che non ama mezze misure,
gli basta uno sguardo,
ma uno sguardo d’amore e ti dice seguimi.

Quel seguimi, ti cambierà la vita,
cambierà la tua esistenza,
il tuo rapporto con gli altri,
con te stesso e ti sentirai appagato.

Ti accorgerai allora,
che la vita ti sembrerà diversa.
Riuscirai a fare cose,
che prima correndo non riuscivi a fare.

Coraggio allora, siamo sempre in tempo a
fermare il motore stanco del nostro essere.

Cambiarlo con un motore nuovo che
ti sarà fornito da Gesù stesso,
gran motorista dei tempi moderni.

Il tagliando poi te lo farà un
personaggio d’eccezione.
Maria la Madre di Gesù,
magari proprio a Medjugorje.

Intanto vi mando la sua speciale Materna Benedizione.
A tutti un saluto ed una preghiera da Fausto con simpatia.